Morgan, stalking e minacce? "Bestie, untori e boia. Se fossi un mostro...", l'inquietante risposta
Il mondo dello spettacolo, e della musica italiana in particolare, si è schierato in massa con Angelica Schiatti dopo che l’articolo di Selvaggia Lucarelli sul Fatto Quotidiano ha fatto emergere la sua storia di vessazioni, minacce e stalking che da quattro anni la cantante ed il suo compagno Edoardo D’Erme, in arte Calcutta, subiscono da parte di Morgan, all’anagrafe lui Marco Castoldi. Quest’ultimo punterà, con i suoi legali, a chiudere il contenzioso offrendo una cifra 15 mila euro, stando a ciò che riferisce il Corriere, nel corso della prossima udienza, fissata a settembre 2024.
Dopo tanto silenzio, però, è arrivata anche la replica di Morgan, tipica del suo stile, a volte poco comprensibile e molto filosofica. Scritta nel cuore della notte. Morgan scrive: “Oggi piacciono i mostri, se il mostro fossi io vi piacerei. Bestie violenti e misantropi untori e boia stiano dalla parte di starfuckers e mafiosi, esseri umani e persone dotate di anima stiano con me. Nessuna guerra ai mostri: hanno un dispositivo di autopunizione, quindi non dovremo fare nulla. Io non vi piaccio – prosegue Morgan - perché gli angeli non piacciono ai mostri. Gli angeli stiano con me, la poesia la musica la gentilezza la parola la comprensione la pazienza l'impegno la lealtà la meraviglia. I mostri stiano con loro, la bramosia la distruzione l'odio la vendetta la mutilazione la menzogna il tradimento il ricatto. A voi la scelta”.
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La scelta, quella importante, l’ha fatta intanto Calcutta, annullando il proprio contratto con la Warner, spiegandolo in due stories Instagram: “Odio parlare della mia vita privata anzi odio parlare ma adesso mi tocca. Oggi sono usciti diversi articoli che parlano di quello che ha dovuto subire la mia ragazza in questi 4 anni. Vi assicuro che i fatti atroci riportati nell'articolo sono solo una piccola parte di quelli accaduti e hanno modificato la nostra vita più di quanto si possa immaginare. La cronaca purtroppo parla troppo spesso di vicende simili che finiscono nel peggiore dei modi”. Quindi, la scelta drastica: “Warner Music Italia (che non posso taggare perché é già nella lista account bloccati) ha deciso di offrire un contratto a questo persecutore nonostante fosse a conoscenza dei fatti. Per questo mi sembra giusto interrompere ogni mio possibile rapporto lavorativo con questa etichetta. Le canzoni che scrivo non saranno più disponibili per gli/le interpreti del loro roster, e tutti i suoi dipendenti non sono più i benvenuti ai miei concerti. Non sarà un piacere neanche incontrarli per strada sinceramente, perché chi si comporta così restando in silenzio ai miei occhi è complice. Guardatevi dentro ogni tanto”, concldueva Calcutta picchiando durissimo.