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Ivana Spagna, il dramma in famiglia: "Nemmeno i soldi per il brodo"

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"Papà aveva un caseificio, ma fallì e andò a lavorarci come operaio. A volte non avevamo neanche i soldi per il brodo, e credo che essere partita in questo modo mi abbia aiutato a considerare una grazia tutto quello che è venuto dopo": un passato difficile quello di Ivana Spagna. A raccontarlo è stata lei stessa in un'intervista a Repubblica. Anche se poi ha chiarito di non essersi mai accorta veramente dei disagi: "Da bambini non ci si accorge di quando a casa mancano i soldi. Sono stata molto felice, piena di fantasia". 

Sul suo talento, invece, ha detto: "La voce è un dono del cielo e dei miei genitori, io ci ho messo il duro lavoro. Mai cercato il successo: quello, è una diretta conseguenza delle cose fatte per bene e con amore. Se lo rincorri, non arriverà mai. Mi ero incaponita di cantare in inglese per far ballare la gente, e con gli pseudonimi cominciai a scalare le classifiche in Germania e Olanda. Per guadagnare qualcosa in più, con mio fratello Theo scrivevamo anche jingle pubblicitari. E ai concerti scaricavo le casse, a volte saldavo anche i jack col saldatore a stagno che so usare benissimo". 

 

 

 

La Spagna ha confessato di scrivere ancora delle canzoni: "Certamente, però poi le lascio lì. Sa, quando mi chiamano in tivù vogliono sempre Easy Lady, Call me o Il cerchio della vita, diventa difficile proporre altro. Forse a Sanremo, ma lì è ancora più complicato".

 

 

 

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