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Dario Fo, la rivelazione del figlio Jacopo: "Corna a mamma, come si è fatto perdonare"

Roberto Tortora
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Dalle pagine del Corriere della Sera arriva una bella e profonda intervista a Jacopo Fo, scrittore, attore, regista, fumettista, blogger e attivista, la cui verve inevitabilmente discende dai genitori: Franca Rame ed il premio Nobel Dario Fo. E si capisce bene anche che educazione gli hanno impartito: “Se commettevo qualche pasticcio, mi spiegavano il motivo per cui avevo sbagliato. Non ho mai subìto punizioni, volevano trasmettermi solo la passione…. Mi hanno insegnato una cosa fondamentale: il senso del dovere, lo recitavano anche con la febbre alta”. Una coppia bellissima, quella dei genitori, dentro e fuori, soprattutto la mamma, come racconta Jacopo stesso: “Mia madre era una donna intelligente. Bellissima, aveva molti corteggiatori, magari anche gente ricca, importante, ma ha scelto un uomo sensibile, spiritoso, che la faceva ridere”. 

E Dario Fo, infatti, era teneramente geloso di lei, stando al racconto del figlio: “Geloso credo di sì, ma non lo dava a vedere e poi non ce n’era motivo. Invece fu proprio lei ad arrabbiarsi per i tradimenti di lui e annunciò di voler divorziare in tv, ospite di Raffaella Carrà a Domenica In: Raffaella rimase di stucco, non si aspettava una dichiarazione così intima”. Alla bufera seguì il perdono, suggellato da un gesto eclatante: “Lui le mandò un fax lungo 7 metri pieno di disegni e parole d’amore. Era un tipo creativo e non dimentichiamo che mio padre ha preso il Nobel”.

 

A tal proposito, a testimoniare l’intelligenza e lo spessore di Franca Rame, il figlio Jacopo racconta che, in quanto al Nobel del papà, la mamma ci scherzava sopra raccontando questa barzelletta: “Il Premio Nobel Enrico Fermi stava viaggiando in America con la moglie in macchina. Si fermano a fare benzina: la consorte scende dall’auto e va ad abbracciare il benzinaio. Il marito assiste alla scena e, quando ripartono, le chiede: chi è quel tipo che hai abbracciato con tanto affetto? Lei risponde: stavo per sposare lui, prima di conoscere te. Il marito ribatte: beh, allora ti è andata bene. E la moglie: se lo avessi sposato, il Nobel lo avrebbe preso lui! Con questa storiella mia madre voleva ridimensionare ironicamente l’importante riconoscimento”.

E infatti, anche in amore, fu la Rame a prendere l’iniziativa: “Erano gli anni ’50. Lavoravano insieme in uno spettacolo di rivista: lui l’aveva adocchiata, ma non osava corteggiarla; lei se n’era accorta e una sera si incrociano dietro le quinte. Lei lo blocca e lo bacia”. Un amore durato tutta una vita e, forse, anche oltre, le parole di Jacopo Fo sono inequivocabili: “Dario ha sofferto moltissimo per la mancanza di Franca. Ha continuato a parlare con lei dopo morta, dimostrando che il nostro ateismo di famiglia era, in realtà, solo di facciata”.

 

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