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PiazzaPulita, Paolo Mieli dà una lezione alla sinistra: "Premierato non è un golpe"

Roberto Tortora
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Elezioni europee, progetto di premierato e agenda di governo. A Piazzapulita, programma di approfondimento politico di La7 e condotto da Corrado Formigli, si discute di tutto questo con un ospite di riguardo, il giornalista e saggista Paolo Mieli, ex-direttore della Stampa e del Corriere della Sera.  A differenza dei proclami allarmistici della sinistra, con la solita obiettività Mieli analizza la questione del premierato, cioè dell’elezione diretta del presidente del Consiglio, con più lucidità.

 

 

Queste le parole di Mieli: “Se Meloni fa la riforma del premierato secondo le regole della Costituzione su cui ha giurato e secondo le regole del Parlamento e non ottenendo la maggioranza si sottopone al referendum come è normale che sia, questa cosa non la possiamo presentare, lo dico con calma,… non possiamo presentarla come un colpo di Stato. È una stupidaggine dire che stia facendo la fascista. Fare una riforma costituzionale rispettando tutti i passaggi e lasciando a tutti noi la decisione finale è qualcosa già usato varie volte, come la riforma Renzi. È democrazia”. Insomma Mieli non si accoda ai toni catastrofici della sinistra e prova a dare una lettura razionale di ciò che ha in mente di fare l'esecutivo. Un'analisi lucida di cui Conte e Schlein dovrebbero tenere conto...

 

 

 

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