Il tema giustizia fa volare i telegiornali
Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo
CHI SALE (Tema giustizia) Sarà perché, come afferma l’associazione degli avvocati, ormai un italiano su tre è entrato in contatto con il “funzionamento” del sistema giustizia, fatto che ha determinato una chiara oscillazione delle curve Auditel che segnalano una particolare attenzione. Se da una parte il tema tecnico della separazione delle carriere dimostra di reggere, tanto che i principali Tg registrano una netta tenuta d’audience, dall’altra a indicare un malumore dell’opinione pubblica sono le variazioni degli ascolti su casi come quello del macellaio di Reggio Calabria che ha ucciso due ladri (+0.7% di share), le riduzioni di pena per l’omicidio di Desirée Mariottini (+1% di share) o l’errore giudiziario sul sardo Gianpiero Zuncheddu (+1% di share). Secondo lo studio Eurispes il 44% degli italiani è sfiduciato nella magistratura mentre il 47% è fiducioso. Che il tema interessi lo dimostra la curva del Tg1 che mercoledì apre con la riforma della giustizia passando da 3,3 a 4,5 milioni con picchi del 25% di share. La dichiarazione di guerra dell’Anm è comprensibile. Ma davvero chi incarna l’applicazione delle leggi nel nostro Paese può ignorare i segnali che arrivano dal basso? Almeno potrebbe tentare di decodificarli formulando delle proposte. Se l’indotto reputazionale per Csm, Anm e correnti è così basso non sarebbe opportuno tentare una strada diversa?