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Augias a Otto e mezzo: "Se si priva della banda". Fango su Meloni e applausi

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"Giorgia Meloni non è riuscita a pronunciare la parola antifascista o antifascismo. Tutto previsto? Dovevamo aspettarcelo?". Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7 allestisce un "processo alla premier" in occasione del 25 aprile e si collega con Corrado Augias in diretta alla Festa della Resistenza organizzata dal Comune di Roma.

"Dovevamo aspettarcelo sì. Forse è doveroso che continuiamo a chiedere al presidente del Consiglio una professione di antifascismo, dal momento che lei ha giurato sulla Costituzione che è intrinsecamente antifascista. Ma è anche inutile, oltre che doveroso: lei può girare intorno al concetto ma le parole nette 'io sono antifascista' non le può dire. Forse per attitudine personale, educazione, perché è nata e cresciuta lì, si è formata lì e come militante ha assorbito quelle parole d'ordine, quella visione del mondo e della storia. Ma non le può dire nemmeno da un punto di vista della tattica politica, a poche settimane da un voto importantissimo. Deve arrivare all'8 e 9 giugno, le elezioni europee, con il massimo possibile della forza elettorale intorno a sé. Se dice 'io sono antifascista', si priva di quella banda, di quella porzione...".

 

 

 

Alla parola "banda", irridente, scatta un forte applauso misto a risate. "Sentiamo l'entusiasmo della platea", commenta dallo studio la Gruber con un sorriso accennato. "La Meloni deve tenere insieme tutto, la borghesia mite e spaventata dalle novità travolgenti di ogni tipo, dal clima all'immigrazione, dalla debolezza economica alla intelligenza artificiale, e dall'altra parte quelli che vanno in giro gridando 'Duce a noi' e 'Presente!'. Deve portare tutti al voto perché deve vincere la guerra nella sua traballante coalizione contro il suo principale oppositore, che non è Elly Schlein ma Matteo Salvini".

 

 

 

Gran chiusura, anche questa applauditissima dal teatro, con l'ormai tradizionale slogan che riecheggia ogni anno il 25 aprile. "C'era una frase che disse in Senato Vittorio Foa al missino Giorgio Pisanò: 'Voi siete qui in Parlamento perché abbiamo vinto noi. Se aveste vinto voi, io sarei in carcere'". Altra ovazione. 

 

Guarda qui il video di Otto e mezzo su La7

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