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Giorgio Zanchini si scusa con Ester Mieli. Chi è il conduttore che ha fatto scoppiare il caso in Rai

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Giorgio Zanchini cerca di mettere una toppa alla terribile gaffe con Ester Mieli alla quale ha chiesto in diretta se fosse ebrea: "Sono molto dispiaciuto se la senatrice Mieli si è sentita offesa o se posso aver urtato la sua sensibilità, ma il mio intento era esattamente l'opposto", dice il conduttore.

"Avevo obiettato ad alcune osservazioni sull'antisemitismo e sull'antisionismo della studentessa di Torino, che era ospite, che mi erano sembrate molto discutibili e nel prosieguo della trasmissione avevo cercato di far emergere il rischio di un clima antisemita nelle università americane e italiane", prosegue Zanchini. "Al professor Michael Driessen della John Cabot ho chiesto se quel clima ci sia e se gli studenti ebrei si sentano discriminati e a rischio e gli ho chiesto se fosse ebreo. Una domanda che ho fatto anche alla senatrice Mieli con l'intenzione di far emergere un clima ostile agli ebrei e quindi di portarle la mia solidarietà. L'esatto opposto di quello che sta emergendo".

 

 

Quindi si sfoga: "Aggiungo che trovo anche personalmente offensivo insinuare un mio presunto antisemitismo. Ho diversi cugini ebrei e ho vissuto quattro anni con mio cugino che si chiama Piperno, un cognome che a chi è romano qualcosa dice. Il marito di mia zia, Lello Levi, è morto di infarto all'indomani delle leggi razziali. Accusare me di antisemitismo lo trovo personalmente offensivo".

Classe 1967, giornalista, presentatore radiofonico e televisivo, conduce Rebus e Quante storie su Rai tre e la trasmissione radiofonica Radio anch'io. Proprio qui, su Rai Radio 1, ha chiesto alla senatrice di Fratelli d'Italia: "Lei è ebrea?". E la Mieli ha replicato: "Ma lei chiede a tutti gli ospiti di che religione siano? Se cattolici o evangelici? Io non penso alcune cose perché sono di religione ebraica e il rispetto e la libertà vale per tutti e non c'entra la religione" e "il mio pensiero non è vincolato al mio essere ebrea".

 

 

Il caso è arrivato anche in commissione di Vigilanza Rai: nella seduta di questa mattina - a quanto apprende LaPresse - i deputati di FdI hanno chiesto di audire i vertici Rai anche su questo, e anche il giornalista. A quel punto le opposizioni hanno chiesto di rivalutare il voto precedente con cui la commissione ha bocciato la richiesta di audizione di Corsini e Bortone.  

L'amministratore delegato della Rai Roberto Sergio, sempre stando a quanto apprende LaPresse, ha chiamato di persona la senatrice di FdI Ester Mieli per porgere le scuse in merito a quanto avvenuto .

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