DiMartedì, Bocchino contro la Moretti: "Libera ma dopo aver ascoltato"
Non solo il fascismo. Anche la marcia indietro sul diritto all'aborto è uno degli spauracchi agitati dalla sinistra contro il governo. Di questo si parla a DiMartedì, su La7, con Giovanni Floris che dà la parola a Italo Bocchino.
Il direttore editoriale del Secolo d'Italia ironizza con l'eurodeputata Pd Alessandra Moretti, che lo "lascia" parlare dopo averlo interrotto. "Vi ringrazio molto per offrirmi questa libertà", "E' l'interruzione di tolleranza", aggiunge sarcastico Francesco Storace. Floris li pizzica: "Male che vada va al Tg1, va a parlare in Rai". "Non è reato ancora eh", se la ride la Moretti a proposito delle sue interruzioni.
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Quindi si entra nel merito della questione: "Quello che dice la legge 194 - puntualizza Bocchino - è che bisogna evitare le interruzioni di gravidanza supportando la madre, non spingerla all'aborto". "Chi è che la spinge?", chiede la Moretti. "Diverse associazioni, compresa Pro Life - continua l'ex parlamentare di Alleanza Nazionale e Pdl - spiegono alle donne che non se la sentono per ragioni economiche, sociali, per intimidazioni o timori che possono dare alla luce una persona e donare una vita, è una cosa bellissima".
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"La donna deve essere libera di scegliere del proprio corpo, la donna deve essere libera!", tuona la Moretti, con Bocchino che puntualizza: "La donna deve essere libera, dopo aver ascoltato".
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