Cerca
Logo
Cerca
+

Alessandro Gassmann: "Campo largo? Bruschetta che se sfragna"

  • a
  • a
  • a

Ci mancava Alessandro Gassmann. Anzi, ci voleva Alessandro Gassmann per mettere una pietra tombale sulle velleità del centrosinistra a trazione giallorossa. "Se ci metti troppi sapori, n'è più na bruschetta, e te se sfragna", scrive su X l'attore e figlio d'arte del grande Vittorio. Il riferimento è al campo largo, una alchimia politica nata in laboratorio per volontà di Elly Schlein e Giuseppe Conte

I leader di Pd e Movimento 5 Stelle sono convinti che per battere il centrodestra l'unica soluzione sia affastellare liste, partiti e leaderini, personalità che a livello nazionale farebbero fatica a prendere un caffè non solo allo stesso tavolino del bar, ma nello stesso locale e nello stesso momento direttamente. E pensare che l'unico successo elettorale ottenuto, quello in Sardegna, è nato proprio dalla esplosione del campo largo, con Alessandra Todde sostenuta da dem, grillini, +Europa e AVS. Senza, cioè, Azione e Italia Viva, imbarcati invece nella fallimentare campagna d'Abruzzo.

 

 

 

In Basilicata il centrosinistra ha provato a ripetere l'esperimento (fallito) andando però incontro a una serie di rifiuti, retromarcia, ripensamenti e figuracce con, francamente, pochi precedenti nella storia politica recente.

 

 

 

Ci vuole così la saggezza del romanesco a inquadrare la telenovela progressista. "Sfragnarsi" significa spappolarsi. Una bruschetta che "te se sfragna" è quella che non fai nemmeno in tempo a portare alla bocca e che ritrovi, disintegrata, volata giù nel piatto. Gassmann è elettore di sinistra dichiarato, che infatti non può non dirsi "preoccupato e un po' innervosito" per quanto sta accadendo in questi giorni.

"Se c’è qualcuno che porta avanti le idee green e altri meno, un altro che non si sa se sia di sinistra o di destra, la bruschetta si 'sfragna'. Meglio ognuno per conto suo con le proprie idee", spiega l'attore romano a La Stampa. Della Schlein, ammette, "mi piace che sia giovane e donna, ma penso che dovrebbe prendere decisioni più drastiche". Più duro su Conte, che da premier lo ha "molto rassicurato ai tempi del Covid, penso che abbia gestito bene una situazione così delicata" ma che oggi "i Cinque stelle cambiano troppo spesso idea, non li trovo mai del tutto credibili". Sferzante il giudizio sul "traditore" Calenda: "Un signore di centro che non si capisce perché voglia andare a sinistra, come quello che mangia carne ma vuole un posto nel ristorante vegetariano. Ma perché?". 

 

 

 

In ultima analisi, provare a costruire questo fantomatico campo largo "mi sembra una perdita di tempo. Ci vuole coraggio. Senza alleanze, nelle regioni il centrosinistra si condanna a perdere? Vorrà dire che farà opposizione con le proprie idee". A preoccuparlo è quella metà degli italiani che "ormai non vota più, e secondo me buona parte sono elettori del centrosinistra incaz***ti. E a volte disinformati".  Infine parla anche dei fatti di Pisa e degli agenti: "Manganellate? Le ho trovate totalmente ingiustificate. Io ho interpretato per anni un poliziotto ne I bastardi di Pizzofalcone, conosco molti poliziotti di Napoli, persone che fanno un lavoro duro e pericoloso, le cui mogli tutte le sere aspettano con ansia di vederli rientrare a casa. So per certo che la stragrande maggioranza non sono come quelli visti in piazza: per questo penso che dare loro la possibilità di identificare i colleghi con i nominativi sui caschi tutelerebbe la grande maggioranza perbene". 

Dai blog