È sempre Cartabianca, Bonaccini delira: "Abruzzo? Solo sei punti, luna di miele finita"
I recenti risultati alle elezioni regionali in Sardegna prima e Abruzzo poi hanno fatto e stanno facendo ancora molto discutere. Sull’isola la candidata di centrosinistra, Alessandra Todde, l’ha spuntata per un pugno di voti in più rispetto all’avversario Paolo Truzzu, vincendo con un 45,4% dei consensi a fronte del 45% dell’oppositore.
Una vittoria sul filo di lana. Nella regione del centro-Italia, invece, Marco Marsilio si è riconfermato, prima volta per l’Abruzzo, vincendo in maniera più netta con il 53,50%, mentre al candidato di centrosinistra, Luciano D’Amico, non è bastato il 46,50%. Se le elezioni in Sardegna hanno ravvivato l’idea del “campo largo” tra PD e M5S e di un possibile cambiamento del vento elettorale in Italia, quelle in Abruzzo invece hanno rassicurato il governo di avere ancora una larga base di consensi. Chi ha ragione? Se ne parla a “È Sempre Carta Bianca”, programma di approfondimento politico condotto da Bianca Berlinguer, in onda ogni martedì in prima serata su Rete 4.
Il presidente del PD, Stefano Bonaccini, è forse troppo entusiasta e cavalca l’onda del successo sardo, giudicando il governo in fase discendente: “La luna di miele della destra con il Paese mi sembra terminata. Quando si vince consiglierei di essere poco arroganti. In Abruzzo il centrodestra ha vinto di 6 punti e non di 15 come pensavano sino a pochi mesi fa". Ovviamente su X si sono scatenati i commenti più animati che contrastano questa teoria così poco in linea con i dati attuali e c’è chi attacca Bonaccini scrivendo: “Ah, però in Sardegna per un migliaio di voti in più pensavate già di fare cadere il governo Meloni, fate ridere i polli”. Chi, invece, prova a leccarsi le ferite è Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, che afferma: “La Lega in Abruzzo ha fatto un risultato in linea con il trend nazionale, non certo un disastro come qualcuno vuole raccontare".