Barbara Alberti, "che ne pensa di Elly Schlein?": si alza e se ne va
Se qualcuno avesse ancora dubbi sulla sua creatività, con l’intervista a “La Confessione” di Peter Gomez su RAI3 può toglierseli. Stiamo parlando della scrittrice e sceneggiatrice femminista Barbara Alberti, sempre molto acuta, intelligente, critica e anche autoironica. Al termine dell’intervista, dedicata al “politicamente corretto” delle nuove femministe, è andata in onda una scena molto divertente e assolutamente rivelatrice del carattere della donna. Come sempre accade l’intervistatore, in questo caso Peter Gomez, concede un minuto in solitaria all’intervistata per parlare a ruota libera, come se fosse in un confessionale, per dire veramente ciò che si pensa ad un personaggio, ogni volta diverso. In questo caso, Gomez ha chiesto alla Alberti di parlare direttamente ad Elly Schlein, segretario del Partito Democratico.
Non l’avesse mai fatto! Barbara Alberti, come ricorda ilSecolod'Italia, vistasi spiazzata, è andata nel panico ed è apparsa molto contrariata, lamentandosi con il conduttore che, nel frattempo, si alza e se ne va: “No, no, no, no, no, no a Elly Schlein non dico niente, ma che le devo dire, l’ho vista una volta, mi è simpatica come bambina, ma non ho nulla da dire, nulla, non mi puoi fare questo… basta, me ne vado…”.
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Così, dopo qualche attimo di silenzio, la Alberti si alza davvero e se ne va, con la sigla finale del programma in sottofondo. Un momento davvero grottesco, che ha fatto sorridere chi in quel momento era sintonizzato. Poco prima, invece, la Alberti si era espressa sulla maternità surrogata, confessando di essere in contrasto con Michela Murgia, recentemente scomparsa. Gomez aveva introdotto così il tema: “Nessuna donna vuol dare via il suo bimbo per soldi. Lei diceva che un fenomeno così diffuso non si poteva far altro che regolamentarlo, perché il divieto non sarebbe bastato”. La Alberti aveva prontamente risposto così: “È diffuso tra i ricchi, che pagano i poveri! Allora stabiliamo una cosa, che contano solo i soldi, ma per favore, non ammantiamo queste cose di un’umanità che non c’è”.