Massimo Giletti contro Fabio Fazio: "Questa mancanza mi lascia perplesso"
La Tv fa 70 e Massimo Giletti torna in Rai “in prova” con una “serata evento” che lo vedrà domani sera in prima serata su RaiUno a capo di una brigata di artisti pronti a rappresentare non solo la storia della televisione, primi fra tutti Renzo Arbore e Pippo Baudo nel ruolo di “padri costituenti”, ma anche se non soprattutto l’attualità, il presente e pure una proiezione sul futuro. Giletti si presenta sereno e risolto al cospetto dei giornalisti ma dimostra di non aver perso il morso dell’allievo di Giovanni Minoli. «Mixer d’altra parte - spiega rispondendo alle domande - è un modello mentale. Un modo di ragionare e pensare. Nel mio cuore c’è quello». Lo show in programma domani sera sarà una sorta di spartiacque per il conduttore più chiacchierato del 2023 che dopo il clamoroso addio a La7, dovuto all’ improvvisa sospensione della sua trasmissione Non è l’Arena, torna alla casa madre, l’azienda nella quale sette anni fa, dopo ben 26 stagioni di militanza, non aveva più trovato spazio. «Io non sono come altri che se ne sono andati spontaneamente, sono stato gentilmente accompagnato alla porta».
MESSA CANTATA
E un pensiero ai tanti ospiti che officeranno con lui questa “messa cantata” che però non intende essere una replica di TecheTecheTé spiega il conduttore piemontese. «Sono un artigiano della tv. Non mi do mai per vinto. Ci siamo trovati di fronte a mille difficoltà, volevo che tutti i grandi nomi raccontassero le emozioni e facessero parte del racconto». E tanti davvero ci saranno: Amadeus, Carlo Conti, Antonella Clerici, Fiorello, Paolo Bonolis, Alberto Angela, Giancarlo Magalli, Maria De Filippi, Claudia Gerini, Piero Chiambretti, Marisa Laurito e altri.
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Con Bruno Vespa, Enrico Mentana, Iva Zanicchi e Simona Ventura che si confronteranno su un genere come il talk show in quello che vorrà essere anche un omaggio al suo inventore, Maurizio Costanzo. Poi le sigle storiche che saranno interpretate da artisti del calibro di Francesco Gabbani, Angelina Mango, Colapesce e Dimartino, Giorgia e Noemi. Grande assente Fabio Fazio. «Sono un po’ rammaricato, perché non ci sarà. Gli ho scritto e non ho mai ricevuto risposta. Ma riesco a capire... Io e lui ci siamo confrontati in prima linea per tanto tempo, ci sono state delle tensioni. Però Fazio è un personaggio molto importante nella storia della televisione e sarebbe stato importante per me raccontare le sue qualità e la sua bravura. Questa mancanza mi lascia un po’ perplesso e amareggiato», ha aggiunto.
«Però guardo tutto il resto e sono felice per quello che siamo riusciti a fare». Soprattutto del fatto che lo show di domani sera sarà completamente prodotto in house con le forze della Rai. E a chi gli ha fatto notare che stesse parlando quasi più da dirigente che da conduttore, Giletti ha risposto un po’ glissando ma senza chiudere porte nemmeno su questa ipotesi: «Ognuno fa il proprio mestiere. Tutto è possibile, può darsi pure che vada in pensione», ha detto sorridendo ma sottolineando nel contempo che le offerte e le idee per il futuro ci sono. Ancora c’è da capire dove, come e con chi realizzarle. Del resto Giletti si è definito un “antiliturgico” nella scrittura dei suoi programmi.
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IL FUTURO
Tante le ipotesi avanzate dalla stampa. La più papabile un ritorno de L’Arena che, ha detto il conduttore, «è certamente un marchio che è in Rai» anche se ha detto di pensare pure che ogni epoca abbia il suo tempo”. Altra ipotesi suggestiva un ritorno di Mixer «trasmissione sempre riproponibile». Il suo maestro Minoli non interverrà ma verranno riproposti brani della storica intervista all’avvocato Agnelli. «Quello che mi auguro è che la politica capisca come sia importante creare dei gruppi di lavoro anche piccoli che abbiamo dei riferimenti al contenuti e non al controllo del prodotto». Un ottimo auspicio in attesa del nuovo cda che valuterà le due proposte di Giletti ben note al di Giampaolo Rossi, presente in sala. «Ho anche in mente un unicum mondiale, sono riuscito ad avere una cosa importante. Vedremo». Per ora conta superare la prova.