Ghali, Aldo Grasso: la collega che deve difendere
Aldo Grasso, sulla prima pagina de Il Corriere della Sera, tira una bella bordata a Ghali. "Dove sono i paladini della libertà d’espressione? Dove sono i difensori di Dargen D’Amico 'censurato' da Mara Venier?".
"Da settimane", prosegue il critico tv, "si raccolgono firme per chiedere all’ente che organizza l’Eurovision Song Contest 2024 di escludere Israele. Il motivo? Quello ufficiale è che la canzone Pioggia d’ottobre, interpretata da Eden Golan, conterrebbe riferimenti politici vietati dalla manifestazione (in maniera non esplicita ma poetica si fa riferimento alle vittime del pogrom del 7 ottobre). Una delle tesi è che a ottobre in Israele non piove mai. Ma il motivo reale è che i molti attivisti del Nord Europa sostengono che la guerra in corso a Gaza e la sproporzione dei bombardamenti attuati dovrebbero portare all’esclusione di Israele, anzi alla sua totale cancellazione, come se non avesse il diritto di esistere".
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Insomma, conclude Aldo Grasso, "siamo alle solite. Da una parte, ti dicono che non bisogna confondere i russi con Putin, i palestinesi con Hamas ma dall’altra identificano gli israeliani, anzi gli ebrei con Netanyahu. Anche la difesa di una canzone è un passaggio necessario per la difesa della libertà: anche di manifestare per la Palestina e di non essere presi a manganellate dalla polizia. Sarebbe bello che Ghali, che ha urlato dal palco di Sanremo 'Stop al genocidio', ricevendo il plauso degli amici di Hamas, difendesse ora la collega Eden Golan". Lo farà?
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