Sanremo, Scanzi contro Fiorello: "Uno che quando imita La Russa..."
"Ma quale Festival dell'Unità. Sanremo è un festival democristiano!". Andrea Scanzi, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo (La7) contesta al direttore Mario Sechi il titolo di Libero dedicato alla kermesse della canzone italiana. "Io capisco l'ironia dei titoli di Libero, ma questo è il festival più annacquato della storia, è di una noia mortale!", tuona l'editorialista del Fatto Quotidiano. "
Festa dell'Unità de che? C'è uno che ha detto 'voglio la pace' e lo hanno criticato perché fa troppa politica; un altro che ha fatto riferimento alla Palestina lo hanno criticato perché non si può neanche parlare di Palestina", elenca Scanzi chiedendo a Sechi, alla Gruber e ai telespettatori de La7: "Vi ricordate i festival con veri cantautori che facevano un po' di critica sociale, con veri artisti che facevano politica anche a Sanremo, facevano provocazione".
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Scanzi prosegue con un'altra sfilza di domande: "Dov'è l'urticanza di questo Festival di Sanremo? Dove è un comico che fa satira? Ve lo ricordate quando ci andava Grillo, quando ci andava Crozza, quando ci andava Benigni?". "Questo Festival di Sanremo è la quintessenza della democrastianità", sentenzia l'editorialista del Fatto che poi spiega: "Fiorello è bravo, ma è anche uno che calcola ogni battuta al millesimo al punto tale che quando imita La Russa, La Russa è contento". Scanzi chiude il ragionamento puntualizzando che "se tu rendi felice colui di cui fai la caricatura, allora accetti il fatto che fai sfottò e non satira".
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