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Ricchi e Poveri, lacrime a Sanremo 2024: "Cosa ci aveva detto il Baffo Franco"

Claudio Brigliadori
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Il Festival di Sanremo è una polvere d’oro che si posa su tutti i salotti Rai, una formula magica che dura per una settimana e spiccioli. Uno show globale e prolungato, quasi fosse un Mondiale di calcio fortunatamente molto più caciarone e meno serioso.

Il sabato del villaggio televisivo prima del verdetto finale è una spremitura a freddo di ospiti e concorrenti, tra anticipazioni e aneddoti del passato. Un esempio? I Ricchi e Poveri, tra i più attesi. Veri veterani, sarà per questo che in collegamento dalla Riviera con Eleonora Daniele a Storie italiane professano tranquillità innaturale. «Non riusciamo a provare agitazione perché a Sanremo non c’è neanche il tempo di provarla», è la perla di saggezza regalata da ha Angelo Sotgiu, il biondo. «Neanche si dorme a Sanremo- aggiunge Angela Brambati, la moretta - perché si fanno mille cose, interviste e dirette televisive...». Appunto.

 

 

 

Un pensiero non può andare al Baffo, il mitico e compianto Franco Gatti: «Nel 2020 è stato ospite con noi a Sanremo, ma ci aveva detto che non avrebbe continuato perché si era già ritirato. Ci ha chiesto, però, di continuare a portare la nostra musica nel mondo. Domani sera (stasera, ndr), quando saliremo sul palco dell’Ariston, io e Angelo penseremo a lui».

 

 

 

Anche questa è la forza di un evento che va ben oltre note, stecche, podi e premi della critica. Da Caterina Balivo a La volta buona l’inviata si collega in diretta annunciando l’intervista con Amadeus, il Re Mida del Festival. Peccato che il direttore artistico sia in quel momento impegnato con un collega della concorrenza e salti tutto. Pazienza, perché il Festival, l’unico reddito di cittadinanza del piccolo schermo universalmente ancora accettato, darà occasione di riscatto e di rendita. Basterà aspettare il momento giusto.

 

 

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