Chiara Ferragni, scaricata dalla Pigna: "Non possiamo lavorare con lei"
Ormai per Chiara Ferragni si può dire che iniziata una vera e propria fuga da parte dei brand che l’hanno sempre sostenuta e resa famosa. E così dopo lo scandalo del Pandoro Balocco, delle uova di Pasqua di Dolci Preziosi e dalle bambole Trudi, ora è stata abbandonata pure dalla bergamasca Pigna che con l’influencer aveva una collaborazione da parecchi anni e che andava particolarmente bene grazie soprattutto a una serie di quaderni, righelli, astucci e altri accessori con l’iconico simbolo dell’occhio.
L’ULTIMO ADDIO
La decisione della nota cartiera arriva a distanza di due mesi di vero inferno per l’imprenditrice finita prima nel mirino dell’Antitrust e poi della procura di Milano – che la indaga per truffa – e di altre procure in cui sono stati presentati vari esposti, per campagne commerciali con scopi benefici. Una decisione ponderata ma presa «nel rispetto del codice etico aziendale, che si può consultare anche sul portale pigna.it, che esclude la collaborazione con soggetti terzi sanzionati dalle autorità competenti per aver assunto un comportamento non etico, corretto e rispettoso delle leggi» hanno spiegato nelle scorse ore i vertivci dell’azienda di Alzano Lombardo, paese della bergamasca. E i vertici delle Cartiere hanno già rimosso la pagina “Chiara Ferragni Limited Edition” dal sito istituzionale. Se infatti si va a cliccare il risultato che si avrà aprendo la pagina è «Errore 404». Pagina cancellata. Azzerata, in un attimo con un clic, dinamica che la Ferragni conosce molto bene visto che proprio grazie ai clic dei follower è arrivata al successo e alla ribalta mondiale. La collaborazione tra Pigna e le aziende che fanno riferimento a Chiara Ferragni «è stata di natura unicamente commerciale» tengono a precisare dall’azienda, «e ha riguardato la realizzazione di linee di prodotti di cancelleria per la scuola e per l’ufficio».
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SEMPRE MENO BRAND
Tra le altre aziende che dopo i guai giudiziari hanno deciso di non avere più rapporti con Chiara Ferragni ci sono il colosso mondiale dell’occhialeria Safilo, Coca Cola che ha deciso di non utilizzare una campagna pubblicitaria realizzata con l’influencer, il marchio di biscotti Oreo prodotto dalla Mondelez International (ex Saiwa), la Perfetti con cui aveva realizzato una serie di chewing gum e Pantene, l’azienda svizzera che fa parte del gruppo Procter & Gamble che con lei aveva realizzato da qualche anno una Limited Editon composta da shampoo e altri prodotti per i capelli. E se dal punto di vista imprenditoriale le cose vanno male per “la Chiara nazionale”, ad aumentare il carico è anche quel che sta succedendo nella vita privata. Da settimane lei e il marito Fedez non si fanno vedere quasi mai assieme sui social, pochissimi i video che pubblicano - prima della crisi erano almeno una decina quelli che quotidianamente mettevano sui social sia lei sia il consorte. Si parla di una possibile imminente separazione che potrebbe essere annunciata nel breve. Se sarà così lo scopriremo molto presto. Detto questo di vacanze o weekend i Ferragnez dall’inizio dello scandalo ne hanno viste pochissime. E mai con la famiglia al completo. È saltato il Natale, recuperato dalla Ferragni a inizio gennaio assieme ai bambini, la madre e la sorella. Per ora di partire per il Carnevale non si parla. Forse quest’anno non c’è proprio lo spirito giusto.
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