Sanremo 2024, Sinner gela Amadeus: "Io devo giocare a tennis"
C'è chi pagherebbe oro per salire solo 5 minuti sul palco del Festival di Sanremo, anche senza parlare. Jannik Sinner no, e si conferma un italiano del tutto "atipico": fenomeno nel tennis, concentrato solo sul lavoro e l'allenamento, lontanissimo dal gossip e allergico anche alle celebrazioni pubbliche.
Il giorno dopo lo storico trionfo agli Australian Open (primo italiano a vincere a Melbourne, suo primo titolo in uno Slam e primo italiano ad aggiudicarsi uno dei 4 più prestigiosi tornei al mondo dai tempi lontanissimi di Adriano Panatta, nel 1976) intervistato dal Corriere della Sera ha regalato qualche dettaglio un po' più intimo e privato su di sé, dopo aver conquistato il mondo con gli emozionanti ringraziamenti ai genitori al termine della finale contro il russo Daniil Medvedev.
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"Sono andato via di casa a 13 anni, costretto a crescere velocemente: ho imparato da solo a fare la lavanderia, a cucinare, a fare la spesa. Per un genitore lasciare andare un figlio così presto non è facile. Ci siamo persi molte cose che sto cercando di recuperare con mio papà, che ogni tanto mi accompagna ai tornei. Ma l'adolescenza è persa". Il fatto di avere davanti a sé un futuro sportivo radioso, forse, non può colmare quel vuoto. Il Sinner campione ha la stessa riservatezza di mamma e papà: "Non li ho ancora sentiti. A loro non piace apparire: ho voluto fare una cosa carina per farli sentire speciali per una volta. Ho avuto la fortuna che i miei non mi mettessero pressione: non è così per tutti i ragazzi giovani che provano a costruirsi una carriera. Poi, forte lo diventi col lavoro".
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Lavoro che poco o nulla c'entra con le passerelle. Compresa quella dell'Ariston, con il direttore artistico e conduttore Amadeus disposto a fare carte false pur di avere Jannik ospite per una sera al Festival di Sanremo: "Vieni Jannik, quando vuoi in una delle cinque serate. Lo so che è insolito un invito pubblico, ma un campione come te deve essere abbracciato e applaudito a Sanremo. Aspetto una tua risposta, ciao Jannik, sei il numero uno", spiega il conduttore in una story su Instagram. "Sanremo si ama, Jannik Sinner si ama, questo messaggio è per te Jannik, sono qui per farti pubblicamente l'invito a venire al Festival. Tutti me lo chiedono, c'è la grande gioia di vederti a Sanremo. Non devi ballare o cantare, devi solo prenderti la standing ovation di tutto il teatro Ariston e un grande applauso da parte di tutti gli italiani che tu hai fatto impazzire in questi mesi".
Una risposta a quanto confessato da Jannik al Corriere: "Conoscendomi, io non ci andrei. Canto malissimo, ballo peggio: sono negato. Qui a Melbourne hanno provato a farmi intonare lo jodel... Lasciamo perdere! Devo giocare a tennis, io". Un anti-personaggio diventato superstar, ma non disposto a lasciarsi divorare dalle luci dei riflettori. Forse questa è la garanzia migliore per lo sport azzurro.