Chef Rubio fermato dalla polizia: tanica da 5 litri di sangue animali
Chef Rubio fermato dalla polizia per un controllo a Roma mentre era diretto alla Franesina per un sit in contro Israele e a favore di Gaza. Di fatto Rubini sarebbe stato trovato con in mano una tanica in plastica. E dentro, con grande stupore degli stessi agenti, c'erano cinque litri di una sostanza, che a una prima analisi, potrebbe essere sangue animale. Secondo quanto si apprende Chef Rubio, portato in commissariato, avrebbe dichiarato di essere diretto al sit-in davanti alla Farnesina dove, più tardi, alcuni manifestanti hanno tentato di imbrattare di rosso la bandiera di Israele.
Durante il sit-in organizzato a sostegno della Palestina, stamani a Roma, i manifestanti hanno cercato di tingere di rosso una bandiera di Israele, ma i poliziotti sono intervenuti impedendolo. È accaduto durante una manifestazione organizzata da alcuni movimenti pro Palestina e da Gabriele Rubini, noto appunto come Chef Rubio, davanti al ministero degli Esteri. I manifestanti hanno esibito striscioni con scritto: "Stato italiano servo dello Stato d’Israele e del sionismo", e "Fermiamo la censura istituzionale. No alla complicità al genocidio. Palestina libera". Intanto il gruppo Giovani Palestinesi spiega di voler manifestare domani, Giorno della Memoria, nonostante i divieti del Viminale: "Scendiamo in piazza, contro i divieti, perché abbiamo memoria".
Poi l'attacco: "Il ministro Piantedosi vieta i cortei del 27 gennaio perché ’la commemorazione della Shoah è sancita dalla legge dello Stato" ma, spiegano i Giovani Palestinesi in una nota sui canali social "non è la legge il problema, visto che non si tratta di manifestazioni contro la commemorazione della Shoah, anzi. Chi veramente crede ed esercita la memoria, chi veramente ha vissuto profondamente nella coscienza l’esperienza della Shoah, certamente capisce perché si deve scendere in piazza per fermare il genocidio che sta avvenendo in Palestina".