Carlo Conti, "pugnalato alle spalle": le parole mai dette prime
Carlo Conti si prepara a condurre Tali e Quali, lo spin off di Tale e Quale Show in onda sabato sera su Rai 1 dedicato alle persone comuni con la passione del canto. Ripercorrendo la sua carriera, il conduttore ricorda: "La mia forza è essere stato un battitore libero; quando i direttori generali portavano il mio contratto in consiglio di amministrazione si guardavano intorno per capire chi potesse appoggiarmi: di chi è Conti? Io non sono mai stato di nessuno. Io mi occupo di leggerezza, il varietà non deve avere colore politico". Raggiunto dal Corriere della Sera Conti ha poi negato di aver mai ricevuto raccomandazioni: "Giuro. Ho fatto tanti programmi, da Domenica In a Sanremo, ma mai nessuno ha cercato di impormi qualcuno".
Intanto per lui non mancano buone nuove. Viale Mazzini gli ha appena rinnovato il contratto fino al 2026. Insomma, non farà la fine di Fabio Fazio che ha lasciato la Rai. "Per ora no, poi come diceva il mio illustre concittadino, Chi vuol esser lieto, sia: di doman non v’è certezza". E a riguardo il presentatore si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Conti ammette che in passato è stato pugnalato alle spalle.
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"Sì, è successo. Ma se uno mi pesta i piedi penso che non l’ha fatto apposta. Il tempo poi è galantuomo, io vado per la mia strada senza mai accusare o discutere con nessuno, vivo e lascio vivere. Il lavoro è importantissimo ma non è al centro della mia vita". Una data di scadenza? "La decide il pubblico. Tutto quello che ho ottenuto è solo merito del pubblico che è l’unico vero grande sovrano del nostro mestiere".
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