È sempre Cartabianca, Donzelli gela Bonaccini: "Nessuna parola sui 3 ragazzi morti"
Acca Larentia e la commemorazione fascista, con tanto di saluto romano, sono un tema ancora spinoso e che tiene banco a “È Sempre Carta Bianca”, talk di approfondimento politico e sociale di Rete4 condotto da Bianca Berlinguer. Ed è scontro in studio tra Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia e Vicepresidente del Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, e Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e presidente del Partito Democratico. Quest’ultimo, con la solita retorica, condanna la celebrazione: "Ad Acca Larentia abbiamo visto tante persone commettere un reato, l’apologia di fascismo. È da brividi, perché s’inneggia a una dittatura assassina".
Donzelli, allora, lo stronca ed attacca subito: "Non capisco perché si debba chiedere conto a noi di quanto accaduto nella commemorazione di Acca Larentia. In questi giorni invece non ho sentito parole di condanna verso gli assassini di quei tre ragazzi. Nessuno ha ricordato che le vittime erano di destra e i carnefici di sinistra. In questo caso per 100-200 imbecilli, molto più utili alla sinistra che a noi, stanno provando a fare il ribaltone, come se sotto giudizio dovesse andarci la destra. Sotto giudizio purtroppo non sono mai andati gli assassini di Acca Larentia". Il riferimento, ovviamente, è ai giovani attivisti di Fronte della Gioventù, vittime dell’agguato del 1978.
Gli fa eco la giornalista Annalisa Chirico, che difende il premier ed il suo distacco dalla vicenda: "Non c’era alcun motivo per cui Giorgia Meloni si dovesse esprimere su quanto accaduto ad Acca Larentia. Quello poi è un mondo che non si riconosce nella destra di governo, è antitetico alla destra di Meloni". E anche su X c’è chi attacca il governatore emiliano. Un utente scrive: Bonaccini lei ha citato giustamente l’eccidio dei Fratelli Cervi. Ora ci parli delle Foibe o magari di tutti quelli che andavano in villeggiatura in Siberia”. Un altro scrive: “Avete rotto le p…. con questo fascismo, che ormai quando date del fascista lo prendiamo come un complimento, voi della sinistra siete recidivi”.