Venier e Domenica In, "tutta da reinventare": bomba-Mellone, rivoluzione Rai
L'intervista di Angelo Mellone a Repubblica potrebbe aver anticipato la rivoluzione prossima ventura del pomeriggio domenicale di Rai 1. Via Mara Venier (e magari pure Francesca Fialdini) e largo a Massimo Giletti? L'ipotesi è sul tavolo anche se, sottolinea il direttore dell'Intrattenimento Day Time (ovvero 8-20) di Viale Mazzini, la trattativa con l'ex conduttore di Non è l'arena in uscita da La7 non la sta seguendo lui.
Nella fasce orarie centrali 12-15 e 15-18, la concorrenza di Mediaset e Canale 5 in particolare è agguerrita, con la Rai che vince la partita complessiva di ascolti e share nella fascia mattutina 8-12 e in quella pre-serale, 18-20. Tuttavia, Mellone promuove i primi esperimenti: "Caterina Balivo con La volta buona è in crescita. Ogni mese registra un segno più, migliora siamo a 70 puntate su 200. Per costruire un programma competitivo ci vuole tempo, l'ascolto si rafforza, non sempre partire più bassi vuol dire che sia un flop. Bella Ma' con Pierluigi Diaco su Rai 2 va benissimo, cresce più di tutti, ha il suo pubblico; la svolta verso il varietà ha funzionato".
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La cronaca nera, spiega ancora Mellone, va confinata "in spazi precisi, e rispettando il pubblico: penso a Storie italiane con Eleonora Daniele e a Ore 14 con Milo Infante. Poi c'è Alberto Matano che tratta tutta la cronaca, ma spazia su tanto altro, con La vita in diretta".
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Il capitolo più succoso dell'intervista è però quello relativo al futuro di Domenica In, un programma che sarà "tutto da inventare, bisogna vedere che succederà con Mara Venier, che è una fuoriclasse. Il programma resiste, la concorrenza ha saputo costruire un'offerta fortissima. La domenica va ripensata con un'offerta cronaca/intrattenimento, magari a segmenti". Impossibile non pensare allora a Giletti: "Non ci sto trattando io. In Rai faceva risultati importanti, sarebbe strategico. Con L'Arena erano ascolti record. Non so cosa succederà".