Giletti, De Girolamo e... Mussolini: Rai, le bombe nei palinsesti
La nuova Rai continua a credere nel cambiamento, anche se nei primi mesi non è stato facile (anzi in qualche caso è stato ed è proprio difficile) farlo passare attraverso gli umori abitudinari del pubblico televisivo. Confermati tutti i volti nuovi, in più di qualche caso anche in barba all’Auditel.
In testa tra i promossi, come del resto aveva preannunciato l’ad Roberto Sergio nei giorni scorsi, Nunzia De Girolamo e il suo Avanti popolo il talk in onda nella prima serata del martedi sera di RaiTre, scomodo erede e competitor di Bianca Berlinguer e di Giovanni Floris in onda in contemporanea su Rete4 e La7, che più di altri ha faticato e al quale, però, l’azienda ha confermato la fiducia. Lasciapassare per il nuovo anno concesso anche a Salvo Sottile, appena partito il lunedì sera su RaiTre con il suo Far West. «Serve tempo» pare ancor essere la parola magica dei fiduciosi vertici Rai. Che al massimo, per quel che riguarda le sorti della terza rete, parsa in maggior affanno (soprattutto perla contemporanea fuga di troppi volti storici) sembra puntino a rimpolpare l’offerta con nomi di successo pronti a tornare con i loro storici programmi: su tutti Riccardo Iacona con Presadiretta. Tra gli esordi, sempre sul terzo canale, ci sarà Edoardo Sylos Labini con un programma tutto suo.
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MISTERI, PAUSE, CONFERME
Su RaiDue, anche quest’anno salvata da Fiorello e dalla Fagnani, turno di pausa per Pino Insegno che dovrebbe tornare in autunno alla guida di Reazione a catena su RaiUno. Restano immerse nel mistero le sorti dell’attesissimo Massimo Giletti. C’è chi dice sia stato nuovamente rinviato a settembre, chi invece è sicuro che una prima simbolica rentrée ci sarà nella data forte del 3 gennaio 2024, quando la Rai celebrerà i 70 anni della televisione italiana con un numero specialissimo di Rischiatutto condotto da Carlo Conti. Tra i protagonisti in gara, si dice, oltre a Giletti potrebbe esserci anche Piero Chiambretti pronto ad annunciare l’ennesimo ritorno a viale Mazzini.
Forte consolidamento identitario invece per il cavallo che continua ad essere in assoluto il più vincente per Mamma Rai: quello su cui galoppa trionfante a suon di share la grande fiction di qualità, in assoluto il prodotto di maggior pregio della nostra tv pubblica, apprezzato tanto in Italia quanto all’estero. Tra i nuovi prodotti annunciati: La storia, diretta da Francesca Archibugi e tratta dal capolavoro di Elsa Morante. Mentre l’attrice Laura Morante presterà il proprio volto a un’altra grande penna nostrana, quella di Alda Merini. Folle d’amore o La poetessa dei Navigli sono i titoli ipotizzati per il tv movie diretto da Roberto Faenza che vedremo sul piccolo schermo il prossimo anno.
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“LA LUNGA NOTTE”
Tornerà in scena anche Alessio Boni, recentemente apprezzato ne Il metodo Fenoglio – L’estate fredda. Entro la prima metà del 2024 rivedremo Boni nel ruolo del gerarca fascista e ministro di Grazia e Giustizia sotto il regime, Dino Grandi, celebre in quanto autore dell’ordine del giorno che il 25 luglio 1943 portò alla destituzione di Benito Mussolini dalla guida del governo. La serie in sei episodi dall’impronta marcatamente storica si intitolerà proprio La lunga notte - La caduta del Duce e sarà diretta da Giacomo Campiotti. Spazio anche alle vicende degli esuli italiani di Istria e Dalmazia che prossimamente vedremo rappresentate nella fiction intitolata La rosa dell’Istria con Andrea Pennacchi, recentemente comparso tra i personaggi più amati e complessi della serie cult Netflix Tutto chiede salvezza. La regia sarà di Tiziana Aristarco. A chiudere la nuova stagione della serialità firmata Rai ci penseranno Neri Marcoré che vedremo recitare in Mameli fiction risorgimentale dedicata all’autore de Il canto degli italiani. Stefano Accorsi vestirà i panni di Guglielmo Marconi nel 150esimo anniversario della nascita, mentre Edoardo Leo sarà il protagonista de Il clandestino dove interpreterà i panni di un ispettore della Digos alle prese con una grave crisi di coscienza.