Prima alla Scala, Vittorio Sgarbi: "Il pentimento di Sala"
Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, impossibilitato a essere oggi a Milano a causa della concomitanza con l’inaugurazione della mostra su Canova a Lucca, seguendo a distanza la rappresentazione del Don Carlo di Giuseppe Verdi, per la Prima alla Scala, si compiace "in tempi di falsificazioni e strumentalizzazioni ideologiche e interpretative, per il rigore e la qualità della regia di Lluis Pasqual, carica di consapevolezza e rispetto della storia, grazie anche alle scene suggestive e preziose di Daniel Bianco".
"Particolarmente pregevoli - aggiunge Sgarbi - sono anche i costumi di Franca Squarciapino. Regia, scene e costumi rendono questa edizione del Don Carlo memorabile nella auspicata restituzione delle regie liriche alla volontà del compositore e al racconto storico del libretto d’ispirazione schilleriana. Una scelta culturalmente straordinaria, nell’accordo con il direttore musicale Riccardo Chailly, dopo le abiezioni del Festival pucciniano nelle celebrazioni del centenario del musicista.
"Questa interpretazione di Verdi - sottolinea il sottosegretario - riporta ordine in un mondo dominato dai capricci e dagli arbitrii dei registi. Memorabile il ballo della Peregrina, ambientato in una grotta di madreperla, con le perle dell’Oceano nel gioiello della corona di Spagna, personificata dalla Regina Elisabetta, su un carro sfolgorante alla fine del ballo". "Dispiace non essere stato presente, ma porterò con me il sentimento di gratitudine per la scelta di Meyer e di Chailly, auspicando che il ministero della Cultura possa essere garante del rispetto delle opere dei compositori, così come vigila sui restauri dei monumenti".
La faccia di Beppe Sala sul palco reale: l'immagine dello smacco Pd | Guarda
"Inoltre, dopo l’increscioso incidente della censura al direttore d’orchestra Valerij Abisalovic Gergiev, mi compiaccio per la scelta del meraviglioso soprano Anna Netrebko, nonostante la sua amicizia con Gergiev che l’ha frequentemente diretta e il conferimento del premio come 'artista del popolo della Russia' da parte di Putin al teatro Teatro Mariinskij. Ricordo che la grande cantante esordì alla scala nel 1998 con un concerto di musiche russe dirette da Gergiev. La sua presenza può essere considerata come il 'pentimento' di Sala, ricordando che nel 2020 la Netrebko interpretò lo stesso personaggio di Elisabetta nel Don Carlo al Boshoi di Mosca", conclude Sgarbi.
Prima alla Scala? Terremoto Ornella Vanoni: "Basta che non ci sia lui", gelo nel foyer