Marisa Laurito choc, "la mia esperienza extracorporea"
Fin dai tempi di Renzo Arbore, è famosa per la sua umanità travolgente e l'umorismo spiazzante. Marisa Laurito, napoletana verace, non si smentisce e nella rubrica "Io e Dio", sul settimanale DiPiù, racconta del suo rapporto con la fede e la religione. Arrivando a parlare con clamorosa sincerità anche dell'ultimo momento.
Alla domanda di rito "Come immagina l'Aldilà?", l'attrice 72enne ha rivelato senza remore: "Lo vedo come un posto con dei giardini meravigliosi, dove si vive senza dolori e sofferenze". E fin qui, licenza poetica. Poi però le sue parole si fanno concrete, concretissime. Tanto da spiazzare i lettori e i fan: "Io non ho paura di morire e ho già organizzato il mio funerale". Ohibò, c'è da fare un salto sulla sedia.
"Lascerò dei soldi per fare una festa bellissima e allegra come ho visto fare tante volte a Bali", ha aggiunto, sottolineando poi di cullare un sogno per la vita oltre la morte: incontrare di nuovo l'amico Luciano De Crescenzo, mito della Napoli che fu scomparso nel 2019 a 91 anni. Ingegnere, regista, scrittore, divulgatore: più in generale intellettuale a tutto tondo, maestro di vita e di ironia e soprattutto per tutti, il "filosofo".
Il rapporto con la fede nasce da lontano, fin dall'infanzia: "Vivevamo nel quartiere San Lorenzo di Napoli, dove sono stata battezzata e ho fatto anche la comunione e la cresima. Poi ho continuato ad andare a messa fino ad un certo punto, quando mi è capitato un episodio molto particolare". Una "esperienza extracorporea" che avrebbe vissuto durante un periodo di grande stress emotivo sucessivo alla morte della madre. "Vivevo a Roma ma non lavoravo, stavo in casa con Elvio Porta, un mio amico regista che non c'è più. Ad un certo punto la mia anima si è staccata dal corpo ed è volata in alto. Da dove mi trovavo guardavo il mondo e provavo una felicità assoluta, enorme, totale. Il mio corpo era un involucro, in quel momento contava solo la mia anima".
Nell'intervista a DiPiù, la Laurito ha anche spiegato di aver scelto deliberatamente di non diventare madre: "Un figlio ha bisogno di due genitori che si amano e che si dedichino a lui con amore e dedizione. Quando ho avuto il desiderio della maternità, non avevo soldi e speravo di diventare una attrice. Quando, invece, ho conosciuto l'uomo giusto, era ormai troppo tardi. Ora, per come va il mondo e per tutto quello che succede, sono felice di non aver avuto dei figli. Chi mette al mondo un figlio adesso secondo me è un eroe".