Fabio Fazio, "cosa penso di Corona in Rai": la risposta che spiazza tutti
Fabio Fazio ha parlato anche delle ospitate di Fabrizio Corona in Rai nel corso dell’intervista rilasciata a Fq Magazine.”Il fatto che la Rai - ha dichiarato - spalanchi a chiunque le porte non mi dispiace, trovo sia doveroso. È il tema dell’esclusione che mi dispiace moltissimo ed è il contrario del servizio pubblico. Ho avuto maestri importanti nella mia vita come Angelo Guglielmi, Carlo Freccero e Paolo Ruffini: nessuno ha mai escluso nessuno. La tv si fa aggiungendo, non togliendo”.
Il conduttore di Che tempo che fa ha affrontato anche il tema dei giovani che non guardano più la televisione: “Mi dispiace molto e penso che la tv pubblica debba avere un ruolo importante, che non è un ruolo di prevaricazione e predominio ma un luogo dove costruire una piazza per tutti. Ho due figli adolescenti in casa e so cos’è per loro la televisione: quello che per me è il forno microonde. Una roba che se mi serve l’adopero, per loro la frase ‘stasera sto a casa e vedo cosa c’è in televisione’ è impensabile. È la morte del palinsesto e della cosiddetta linea editoriale, i ragazzi giovani sotto i 30 cercano quello che vogliono, che sia il podcast di Fedez o la serie su Netflix. La scommessa è stata: se è vero che la gente cerca, qualcuno verrà a cercarci. Non pensavo in questa misura“.
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Poi Fazio si è detto in disaccordo con chi ritiene che abbia rotto il duopolio televisivo passando a Nove: “Non ho rotto il duopolio, è solo un programma che si aggiunge a una rete. Abbiamo forse dimostrato che c’è spazio per costruire qualcosa altrove rispetto ai luoghi consueti. C’è la possibilità di usare in chiaro la formula delle piattaforme. Quattro anni è un periodo lunghissimo, non mi aspetto che il mio cammino sia semplice. Ho fatto i primi quattro passi, ne mancano cento”.
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