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Maria Grazia Cucinotta, "l'invidia degli italiani": lo strappo, fuga in America

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Cosa ha spinto Maria Grazia Cuninotta all'apice del successo per aver recitato nel film premio Oscar "Il Postino" di Massimo Troisi ad abbandonare l'Italia? Lo racconta la stessa attrice in una intervista rilasciata all'Adnkronos nella quale ripercorre quel momento, il più importante della sua carriera. "Ho fatto uno dei film più belli della storia del cinema italiano", ha detto Cucinotta sostenendo però che "poi c'è stata l'invidia degli italiani che invece di dire 'ok brava' trovarono il difetto, così me ne andai in America".

 


"Verso di me c'erano tanti pregiudizi, mi chiamavano 'la miracolata', 'la vedova', furono poche le persone che mi sostennero", continua Maria Grazia Cucinotta nell'intervista all'Adnkronos spiegando che "all'inzio della mia carriera ero dislessica, timida a causa del mio forte accento siciliano e avevo gli attacchi di panico. Non tutti hanno la pazienza di immedesimarsi e capire la situazione. Dopo 'Il postino' la mia strada fu tutta in salita. Cosa potevo volere di più dopo avere recitato in un film che aveva ottenuto 5 nomination all'Oscar di cui uno vinto? Oliver Stone si inginocchiò davanti a me e mi prese le mani, ricordo che mi parlò del film in inglese nonostante io non capissi niente".

 

Quanto a Massimo Troisi "era Il postino per il suo stile di vita era esattamente come lo vediamo nel film", ricorda l'attrice. "Amavo il suo humor, faceva ridere davvero tanto. Era un uomo di una semplicità disarmante. Durante le riprese del film ha avuto la pazienza di mettersi accanto a me, leggemmo insieme il copione e mi spiegò passo dopo passo cosa è il cinema perché io non ne sapevo nulla". "Ha avuto la pazienza di trasformare i miei difetti in qualcosa di 'unico', come amava dire lui", ha concluso Maria Grazia Cucinotta.

 

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