Addio a Marina Cicogna, la contessa del cinema italiano. Quelle parole di Gianni Agnelli
Ha vissuto come ha voluto ed è pure morta come aveva stabilito lei. Marina Cicogna, la contessa del cinema italiano, si è spenta all'età di 89 anni nel letto di legno che era di sua madre Annamaria, con le zampe di leone intagliate, spedito dalla casa di Venezia a quella di via di Porta Pinciana 34 a Roma. Accanto a lei la compagna di una vita, Benedetta Gardona, che l'ha vegliata costantemente sostenendo il suo ultimo respiro. Nata il 29 maggio 1934 dal conte Cesare Cicogna Mozzoni e dalla contessa Annamaria Volpi di Misurata, era nipote del conte Giuseppe Volpi di Misurata, veneziano, che nel '32 inventò la Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia.
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Storica produttrice cinematografica, Marina Cicogna è stata la prima donna ad affermarsi in un ambiente prevalentemente maschile producendo alcuni fra i più importanti film italiani tra i quali Metti, una sera a cena di Giuseppe Patroni Griffi e Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, di Elio Petri, Oscar 1971 per il miglior film straniero (non lo ritirò perché aveva paura di volare in aereo). Ma oltre ai primati da produttrice Marina Cicogna ha anche quello di essere stata la prima donna in Italia ad amare pubblicamente un'altra donna: visse per vent'anni con l'attrice Florinda Bolkan, adottando poi come figlia la sua attuale compagna, Benedetta Gardona, con cui è stata legata per oltre trent'anni.
Se "la storia più importante fu una lunga amicizia amorosa con Franco Rossellini", per lei dichiaratamente bisessuale, i legami più duraturi sono stati con due donne: la brasiliana Bolkan, che lei stessa scoprì e lanciò come attrice, e Benedetta di circa vent'anni più giovane). La contessa scelse Florinda Bolkan, al massimo splendore, come protagonista di "Metti una sera a cena" (1969), che di lì a poco diventerà la sua compagna di vita per vent'anni. Fu sempre lei a proporre per "Anonimo veneziano" (1970) diretto da Enrico Maria Salerno la Bolkan affiancata da Tony Musante. Marina Cicogna non ha mai cercato di nascondersi né di esibirsi: "Non avevo convinzioni precise sulle scelte sessuali, ho sempre creduto nell'incontro tra le persone". "Ho vissuto semplicemente come volevo vivere. Ma a casa mia", ha detto in un'intervista, "ho rispetto per gli altri. Non si dovrebbe spiare cosa succede in camera da letto. Non mi piacciono le ghettizzazioni, ma neanche gli esibizionismi. Allo stesso modo non bisogna avere paure. E forse io e Florinda siamo state tra le prime a non avere paura. Eravamo due persone note, con una vita pubblica che suscitava interesse".
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Tra set turbolenti e dimore paradisiache, Marina Cicogna ha avuto anche amicizie indissolubili - da Valentino a Jeanne Moreau, da Franco Zeffirelli a Ljuba Rizzoli, da Pierre Cardin a Henry Fonda - sodalizi professionali che hanno lasciato il segno - da Giuseppe Patroni Griffi a Gian Maria Volonté, da Ennio Morricone a Elio Petri - e flirt leggendari - da Farley Granger ad Alain Delon, da Lex Barker a Warren Beatty, a Rock Hudson. Come nobildonna, ha conosciuto e frequentato, tra gli altri, re Idris di Libia, Lady D, Hilary Swank, Margaret d'Inghilterra e il marito Lord Snowden. E anche un re senza corona come Gianni Agnelli, che di lei disse una volta: "È l'unico uomo al mondo che mi faccia paura".
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