Il kolossal "I Leoni di Sicilia": il capolavoro di Paolo Genovese
Il regista Paolo Genovese mette in scena l'avvincente storia siciliana della famiglia Florio, un'epopea fatta di amori, famiglia, successi e rivoluzioni. E' stato definito un kolossal, e come critici, siamo d'accordo Genovese ha creato location perfettamente in linea con gli anni che racconta, già evidente nell'incipit iniziale, dove l'atmosfera caustica e ribelle di alcuni personaggi , ne fanno un'avvenimento epocale . Del resto il titolo è già una dichiarazione d'intenti: “ I LEONI DI SICILIA”. Liberamente tratto dal bestseller di Stefania Auci è ambientato a Palermo, e ripercorre un secolo di riscatto e di potere della dinastia Florio, rivenditori di spezie e infine armatori e imprenditori. Nel cast Vinicio Marchioni e Paolo Briguglia, nei panni di Paolo e Ignazio Florio,i fratelli capostipiti, che arrivarono dalla Calabria. Tra gli altri: Donatella Finocchiaro, Ester Pantano, Michele Riondino,e Miriam Leone, (in attesa di un bambino, bellissima con il pancione), nel ruolo di Giulia, la ragazza di cui Vincenzo “ (Riondino),si innamorerà perdutamente. La serie originale italiana debutterà il 25 ottobre sulla piattaforma Disney+ con quattro episodi, mentre a partire dal 1°novembre saranno disonibili gli altri quattro.”Non conoscevo questa storia prima di leggere il libro, chiarisce Genovese “raccontava i contrasti di un periodo e di una regione nel momento delle rivolte e dell'arrivo di Garibaldi. Mi aveva colpito anche Giulia, una giovane donna che portava avanti la sua personale ribellione.C'erano tante sfaccettature che non immaginavo potessero vivere in certi ambienti, come la nobiltà decadente”.
Miriam Leone aggiunge: “Sono grata per questo ruolo , io siciliana nei panni di Giulia, una ragazza capace di decidere del proprio destino, mi piace molto: E' una ribelle, un po' come me.Una volta si veniva uccise quando si infangava la famiglia, come fa Giulia, però già allora le donne si chiedevano: perchè gli uomini possono fare quello che vogliono loro, e noi no? Questo film lo dedico a tutte le donne che non sono libere”. Riondino, nel suo ruolo rivendica l'orgoglio di essere un uomo sempre in lotta: “quello che mi ha colpito di Vincenzo è la visione libera che ha del mondo, mentre Giulia è costretta a lottare contro un patriarcato.Sono due poli che si scontrano . Vincenzo è un personaggio contraddittorio, cura gli affari dei Florio, ed insiste sulle sue ide:“gli altri non vedono il progresso”, sottolinea spesso. Ha un grandissimo amore per Giulia, ma sente il bisogno di sposare una ragazza nobile, per eliminare quell'odore di fatica”. Il tema del film è anche sul cambiamento: “Che cosa sarebbe stata la Sicilia se non ci fossero stati i Florio? In attesa di una nuova stagione Genovese dichiara: “Il nostro viaggio nel tempo è stato molto bello, ora sarà il pubblico a decidere il sequel. Se c'è voglia di rivedere questi personaggi ricominceremo” La serie va in 100 paesi e in tutto il resto del mondo. Prima di andare via il regista si ferma un attimo e confessa: Amatela, e torneremo”.