Che tempo che fa, salta Patrick Zaki: la pesante conferma
Non sarà Patrick Zaki ad aprire la nuova stagione di Che tempo che fa, la prima di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto sul canale Nove e lontano dalla Rai.
Lo studente egiziano dell'Università di Bologna era stato già annunciato dal conduttore savonese sul Corriere della Sera come l'ospite d'eccezione di domenica prossima, serata del debutto. Poi però l'orrore di Hamas sabato mattina ha scompaginato tutte le carte sul tavolo. Zaki, sui social, si è esposto continuando a pubblicare contenuti a senso unico a favore dei palestinesi e contro Israele, definito poi "fascista" in un post per così dire "riparatore" su Facebook. Non una parola di condanna esplicita, invece, per Hamas, quasi fosse un soggetto secondario nel dramma del Medio Oriente.
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Un polverone politico e mediatico che ha indotto Discovery e Fazio a far slittare la partecipazione di Zaki a data da destinarsi, quando le polemiche magari intorno allo studente si saranno placate. Da Fazio, ricorda il Corriere della Sera, Zaki "avrebbe presentato il suo libro, Sogni e illusioni di libertà: la mia storia, pubblicato da La Nave di Teseo (nelle librerie da venerdì 13 ottobre)". Uno spottone non indifferente saltato per eccesso di foga partigiana.
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"Stiamo ancora mettendo a punto il calendario delle uscite con la casa editrice e il mio agente", minimizza il ragazzo dall'Egitto, mentre Fazio glissa: "Visti gli avvenimenti abbiamo cambiato la puntata. Ospiteremo Patrick Zaki al più presto". Da Discovery confermano come la prima puntata sia oggi in fase di "ri-montaggio". Difficile però che il centrodestra molli la presa, vista l'entità delle accuse di Zaki ("Netanyahu serial killer"). Particolarmente agguerrito Mauro Malaguti, deputato di Fratelli d'Italia: "Il sindaco di Bologna ha assegnato a Zaki la cittadinanza onoraria. In che veste? Di attivista dei diritti umani? Peccato che i diritti dei civili israeliani, evidentemente, per Zaki non siano importanti". E a Perugia c'è chi ha chiesto al sindaco di revocargli la cittadinanza onoraria.