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Vasco Rossi, rivelazione-choc: "Il patto di sangue quando ero malato"

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Tra pochi giorni, su Netflix, arriverà quella che è con tutta probabilità una delle serie più attese di sempre: Supervissuto, cinque puntate tutte dedicate alla vita di Vasco Rossi. E per la prima volta parlerà anche la moglie Laura.

Così, prima dell'uscita, ecco che il Blasco si racconta in una lunga intervista concessa al Venerdì, il settimanale di Repubblica. Un colloquio franco, profondo, in cui si parla di vita, rock, droga e amore. Vasco ammette che non avrebbe mai pensato di vivere fino ad oggi e, tracciando un bilancio, dice di essere entusiasta di quanto fatto e di quanto gli è stato concesso.

 

Poi su Laura, la moglie: "La Laura la conosco dall’estate dell’86 quando Massimino Riva una sera arriva a casa mia a Riccione portando con sé queste tre ragazze molto carine ma completamente fuori di testa, con delle minigonne della madonna. Una di queste quando mi vede mi riconosce: Ah ma tu sei Vasco Rossi, il cantante. L’altra pure mi guarda un po’ imbambolata. La terza, che per me era la più carina, comincia ad insultarmi: Ma chi ti credi di essere? Cosa me ne frega a me se sei un cantante...” Quell’angioletto biondo era la Laura. Ai tempi aveva 17 anni. Ma forse è meglio dire 18", scherza Vasco Rossi.

Dunque il racconto del loro amore, delle crisi, delle loro abitudini, i loro equilibri. Fino al matrimonio, celebrato ormai più di dieci anni fa. E perché avete scelto di sposarvi? Spiazzante la risposta: "Abbiamo fatto un patto di sangue, lo dico scherzando ma è una cosa seria. Quando ero ammalato, abbiamo deciso di sposarci per garantirci un futuro senza problemi burocratici. Non volevamo che il matrimonio fosse il contrario della libertà, dell’essersi scelti. Del resto io non l’ho mai tradita", conclude un ispirato Vasco Rossi.

 

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