Lino Banfi al veleno: "Non è colpa mia ciò che è successo", chi c'è nel mirino
Lino Banfi è preoccupato per la crescente censura nell'umorismo. Per il noto attore comico il cambiamento della società verso il politicamente corretto ha portato a una certa riluttanza nel fare battute che una volta erano considerate innocue. Durante l’intervista rilasciata a Gente, Banfi ha lamentato il fatto che ora, a causa delle sensibilità moderne, “uno evita di parlare” per paura di suscitare polemiche o di essere frainteso. Questo rappresenta una sfida significativa per gli artisti che cercano di navigare nel delicato equilibrio tra espressione artistica e sensibilità culturali moderne.
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Forse anche per questo i produttori della popolare serie televisiva "Un medico in famiglia" non hanno voluto nel cast attori come Alvaro Vitali. Lo ha rivelato lo stesso Banfi rispondendo attraverso l'intervista a Gente all'ex amico che su Fanpage, accusava Banfi di averlo dimenticato e tradito professionalmente. Il cuore della questione ruota attorno al fatto che Banfi non avrebbe più cercato o sostenuto Vitali dopo il successo di un film cult che vedeva entrambi protagonisti insieme alla diva Edwige Fenech. Di fronte a queste accuse, a suo dire ingiuste, ha chiarito che non aveva un controllo decisionale sulle scelte di casting o di produzione, sottolineando che “comandavano i produttori”. L’attore ha anche rivelato che durante le discussioni per la serie “Un medico in famiglia”, aveva effettivamente proposto il nome di Vitali. Tuttavia, i produttori non hanno considerato la sua proposta, ritenendo che Vitali fosse troppo strettamente associato al suo celebre personaggio, Pierino.
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