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Elly Schlein, la Urbinati la travolge in diretta: "Voglio dirle una cosa"

Roberto Tortora
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Piovono critiche su Elly Schlein, segretario del Partito Democratico, che ancora sembra non aver unito definitivamente tutto il popolo della sinistra, in opposizione al governo. Lo scenario è quello del talk di La7, In Onda, condotto da Luca Telese e Marianna Aprile. Quest’ultima introduce il tema con la professoressa Nadia Urbinati e chiede: “Questa è stata un’estate piena di gaffes per la destra, il famoso detto ‘bene o male purché se ne parli’ in pubblicità potrà funzionare, ma in politica detta l’agenda. La strategia del PD che centellina le presenze e le uscite non rischia di lasciare troppo spazio non solo alle destre ma anche ai Cinque Stelle, con Giuseppe Conte molto attivo?”. 

A questa domanda, risponde la Urbinati con una strigliata al capo dei Dem, Elly Schlein: “Se avessi la possibilità di parlare con Elly Schlein, e l’ho cercata diverse volte, le darei umilmente questo suggerimento: non che lei non abbia argomenti, ne ha tanti e sono anche molto positivi per la parte avversa al governo, perché mettono in luce le debolezze, le incompetenze, le ingiustizie praticate dal governo. Benissimo. Quello che a me sembra mancare in Elly Schelin – argomenta la Urbinati –  è un discorso capace di unificare le varie questioni che lei ha messo sul tappeto, insieme a Conte, insieme ad altri. Una narrativa che sappia legare tutti questi temi. Manca, perché non è possibile denunciare solo il singolo fatto, pur giustamente, ma fare in modo che il proprio elettorato possa militare, potersi muovere e andare a votare quando sarà il momento, entrare nel partito, mobilitarsi.

 

 

Devono avere un canovaccio di discorso che dia il senso ad un partito che c’è e abbia un’identità precisa. Questo mi sembra che manchi. Se Giorgia Meloni – conclude la professoressa - continua ad usare l’argomento del patriottismo, tra l’altro usandolo per riferirlo ad una parte e non a tutti, quella preferita dalla destra, non inclusivo, il PD ha dalla sua questo grandioso argomento di un patriottismo democratico, inclusivo. Invece non c’è assolutamente una parola d’ordine, io credo che questo sia il vero problema della dirigenza attuale”.

 

 

 

 

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