In Onda, l'ex capo di Wagner: "Prigozhin? Non è stato Putin, chi l'ha ammazzato"
"Prigozhin era una persona senza la quale Putin non poteva andare avanti e la sua morte causerà diversi problemi": l'ex comandante dell’armata Wagner Marat Gabidullin lo ha detto in collegamento con Marianna Aprile e Luca Telese a In Onda su La7. Secondo lui, infatti, non sarebbe stato il presidente russo a causare la morte del capo dei mercenari, come invece viene sostenuto dalla maggior parte degli analisti. L'ipotesi più diffusa al momento è che si sia trattato di una sorta di vendetta ordita dallo zar dopo che lo scorso giugno Prigozhin aveva provato a rovesciare i vertici del Cremlino. Non la pensa così Gabidullin, che ha spiegato: "Ora non sapranno chi sarà a capo del progetto africano, visto che per loro il continente africano è molto importante, e la mancanza di Prigozhin influenzerà negativamente l’efficienza di Wagner. Non va bene a Putin, non l’ha organizzato lui".
"Cosa c'era sull'aereo di Prigozhin"; la voce che ribalta tutto, prima di precipitare...
"Chi è stato allora?", ha chiesto la Aprile. E l'ex capo della Wagner ha risposto: "Poteva avere tanti nemici, a volere la sua morte possono essere state strutture commerciali, varie corporation". A un certo punto, poi, Telese ha fatto notare all'ospite che sull'aereo precipitato c'erano pezzi grossi dell'organizzazione militare, c'erano il numero uno e il numero due di Wagner, nonché altri uomini importanti. A tal proposito, Gaidullin ha detto di non capire bene perché abbiano agito in quel modo: "Questo è veramente strano, non si capisce perché non abbiano seguito il protocollo di sicurezza".
Qui l'intervento di Gabidullin a In Onda
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