Massimo Giletti: "Cairo mi chiese di vedere Berlusconi, mi rifiutai"
Un nuovo capitolo nella battaglia tra Massimo Giletti e Urbano Cairo dopo la chiusura (improvvisa) di Non è l'Arena, il talk show che andava in onda la domenica sera su La7. Questa volta al centro delle cronache ci sarebbe una testimonianza di Giletti raccolta dalla procura di Firenze in cui il conduttore parlerebbe della proposta di un incontro con Silvio Berlusconi da parte del suo editore,
Urbano Cairo: "Cairo mi ha detto: ‘guarda, forse è meglio che lo incontri, che ti vuole vedere perché qualcuno magari dice che tu ce l’hai contro...’”, spiega Giletti ai pm, e aggiunge: “Ho detto: ‘Presidente... non voglio mettermi in una condizione psicologica di... preferisco non incontrarlo’. E secondo Giletti l’editore avrebbe risposto: “Fai bene, glielo dirò, se ritieni così”. Cairo, come riporta Repubblica, sentito su questo punto, nega. Dell’incontro a Roma a marzo e della richiesta di cui parla Giletti, Cairo mette a verbale: “Lo escludo, nel modo più assoluto, non ho chiesto nulla a Giletti”.
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Ora, a quanto pare, gli inquirenti vorrebbero fare degli accertamenti su quanto riferito da Cairo dato che ci sarebbero alcune contraddizioni. Cairo infatto ha ricordato solo che a gennaio sarebbe stato Giletti a chiedergli di parlare con il Cavaliere per andare ospite a Non è l'Arena. Ma secondo Giletti qui si parla di due circostanze diverse. Giletti infatti spiega che la richiesta di cui parla riguarda un episodio successivo, a marzo: "Confermo ciò che ho detto in precedenza. Colloco l’intervento di Cairo intorno al 20 di marzo, dopo la metà del mese. Si potrebbe chiedere alla mia scorta, perché ricordo che in quell’occasione dopo l’incontro con Cairo lo accompagnai con la mia scorta alla stazione, perché era in ritardo". Insomma ora la procura proverà a fare chiarezza. Ma qualcosa non torna.