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Paolo Mieli svela l'impensabile su Purgatori: "Fui testimone obbligatorio"

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La7 si ferma e ricorda Andrea Purgatori nel giorno del suo funerale. In collegamento con Francesco Magnani a L'Aria Che Tira c'è Paolo Mieli. È lui a raccontare che "fui testimone obbligatorio nel giorno in cui decise di lasciare il posto fisso". Come ricordato dal giornalista, "Purgatori fece una cosa che nessuno avrebbe mai fatto, soprattutto uno affermato come lui". 

 

 

Ma il conduttore di Atlantide tirò dritto e "quel giorno decise di mettersi in proprio, di lasciare un incarico molto ben retribuito nel principale giornale italiano, il Corriere della Sera, da protagonista, e decise di fare lo sceneggiatore e le sue inchieste. Fece una cosa molto americana, che in Italia non fa nessuno". I due parlarono a lungo: "Venne nel mio ufficio, io ero sconcertato. Gli dissi: 'sei pazzo a fare una scelta del genere'". E invece, "aveva ragione lui, avevo torto io. Da quel momento è diventato qualcosa di più di quello che sarebbe diventato se avesse accettato di rimanere nel posto fisso". 

 

 

Un aneddoto, questo, già raccontato da Luca Telese. "Voglio ricordare - spiegava - quando nel 1999, al Corriere della Sera, irrompeva e iniziava a scherzare con tutti. Lui era quello che era, quello con le suole di scarpa che camminavano sulle notizie". Quando decise di lasciare il Corsera, "molti pensavano: Forse è ammattito, invece quell’addio gli ha regalato un’altra importante stagione".

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