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Enrico Brignano, "girava eroina": una drammatica confessione

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Dalla borgata (abusiva) di Dragona, tra Roma e Ostia, a Hollywood o quasi. Enrico Brignano si racconta al Corriere della Sera, con la consueta autoironia. Il comico romano, cresciuto alla scuola del suo mito Gigi Proietti, ricorda il degrado nel quale è cresciuto e da cui, fortunatamente, si è tenuto alla larga ("Per le strade girava l’eroina, ma se arrivavi a quel punto eri già perduto da tempo. E c’era la Banda della Magliana, però a casa mia a mantenere l’ordine ci pensava papà Antonino").

 

 



Si emoziona per gli esordi artistici con Proietti e il suo primo provino di fronte al maestro: "Quando Gigi entrò, quasi non riuscivo a parlare, ero tesissimo, volevo morire sul posto. Lui impassibile. Disperato, attaccai con lo sketch dell’annuncio dei treni in partenza, ripetuto in ogni dialetto. Alla fine ridevano tutti i provinanti. E pure Gigi". Da lì in poi, la carriera è decollata, con i suoi tempi. Tra i tanti aneddoti, ricorda con un misto di simpatia e imbarazzo l'esperienza sul set di South Kensington, la commedia forse più "elegante" dei fratelli Vanzina.

 

 

 

Nel film d'ambientazione britannica Brignano recitava con Judith Godreche, che aveva già lavorato con Leonardo Di Caprio. "Ci è annata in puzza, come si dice da noi. Dovevamo girare la scena dell’incontro in aereo, che si chiudeva con un bacio. Dentro un simulatore di volo nella campagna londinese. Pioveva che Dio la mandava, avevo i capelli lunghi e gonfi, parevo mi zia con la messa in piega. Lei aveva a disposizione una Mercedes e quattro addetti con gli ombrelli, la guardai sperando si impietosisse, mi lasciò lì sotto il diluvio. A quel punto parevo sempre mia zia, però matta. Presi il pullman delle comparse, arrivai in ritardo e beccai pure il cazziatone dei Vanzina. Mi spedirono ad asciugarmi i capelli, impazziti come la maionese. Girammo la scena del bacio: il più brutto dei baci brutti del cinema".

Ha poche speranze per la sua Roma ("Siamo in caduta libera, nel declino totale anche della lingua. Ridotti al Bella, fratè. Il coatto buono di cuore non esiste più, rimpiazzato da gente che si tatua il filo spinato sul braccio"), nella vita privata si tiene lontano dal mondo del cinema, anche perché prima viene la famiglia, i figli, la moglie Flora Canto, sposata un anno fa. "Non avrei scommesso sulla crisi del settimo mese, invece... Si sono lasciati Albano e Romina, Totti e Ilary, noi no, anche se io non ho Rolex, al massimo porto lo Swatch". E ricorda i dolori pre-nozze, un clamoroso colpo della strega: "Colpa dell’aria condizionata a -18. Un male cane. “Corri e porta il bisturi”, supplicai il dottore. La tata Laura mi ha fatto un siringone alle 10 e uno alle 15, la sera al ricevimento ho pure ballato".

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