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Gigi Marzullo, confessione piccantissima: "È successo durante l'intervista". E fa il nome...

 Gigi Marzullo

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Gigi Marzullo compie 70 anni e si racconta in una lunga intervista a il Corriere della Sera. Per il suo compleanno "aspetterò la mezzanotte stasera alle Terme di Caracalla, con mia moglie e altri amici, al concerto di Massimo Ranieri. Anche se sono nato alle 9 del mattino". Con Antonella De Iuliis è sposato dal 2018, ma il loro amore nasce vent'anni prima. "Sapevo che lei ci teneva, anche se era già stata sposata. Ha fatto tutto Ciriaco De Mita, che teorizzava come l’alternativa al matrimonio fosse peggio del matrimonio stesso. Una sera al Premio Agnes eravamo tutti a tavola e ritirò fuori l’argomento. Io allora dissi: ma se ci sposiamo chi paga? E lui: me ne occupo io, facciamo a casa nostra. E così avvenne. Così ci sposò a Nusco, di cui era sindaco. I miei testimoni erano Adriano Galliani e Flavio Cattaneo".

 

 

Con il quale aveva un rapporto di "affetto, non politico. Mio padre faceva politica con lui, ma io lo conobbi perché lavoravo in una radio irpina e a Tele Avellino. Parlandoci, capii che era una persona intelligente, di valore: ho imparato moltissimo da lui", continua il giornalista e conduttore. Che precisa però che non lo aiutò ad entrare in Rai: "Neanche lo conoscevo quando ho cominciato a fare l’annunciatore. Dopo, sono diventato consulente, programmista e regista. Percorso regolare. Poi gli avranno chiesto se gli ero simpatico. Però non sono mai andato a un telegiornale. Ho aperto la notte di Rai 1 senza rubare o togliere niente a nessuno".

Mezzanotte e dintorni e Sottovoce, aggiunge Marzullo, sono i programmi a cui è più affezionato. "Ora si parla molto della vita privata, ma io ho cominciato a fare domande personali a Gianni Letta e a Paolo Rossi, il calciatore, quando non le faceva nessuno". E lui di interviste ne ha fatte molte. Una in particolare lo ha commosso: "Glenn Ford: disse che il mio vero lavoro era quello di psichiatra". E uno l'ha sorpreso: "Richard Gere. Gli rimasi talmente impresso per le domande che la sera, alla presentazione del suo film, quando mi vide si mise a giocare con me con la sua sciarpa: mi fece fare un figurone davanti a tutti". 

 

 

E se vorrebbe intervistare Obama - "Quando Fazio c’è riuscito ero invidiosissimo" - e gli sarebbe piaciuto farlo con Papa Luciani - "Quando seppi che era morto piansi" - è diventato poi amico "di Pavarotti. Mi raccontò il suo amore per Nicoletta". Una bella intervista è stata quella con Isabel Allende, "Fanny Ardant la convinsi per sfinimento. Alda Merini, invece, era gelosa dei miei sguardi alle donne più giovani". Mentre Delphine Forrest rappresenta "l’unico amore nato da un’intervista. Dopo l’incontro andai a trovarla a Parigi, poi venne lei a Roma. Quando le mandai la cassetta con la registrazione le feci una sorta di dichiarazione d’amore: meno male che i genitori non capivano l’italiano e non se ne accorsero, quando la videro".  

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