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Barbara Bouchet, "tutti nudi in una stanza": la rivelazione piccante

domenica 23 luglio 2023

2' di lettura

Tra anni Sessanta e Ottanta Barbara Bouchet è stata un sex symbol del cinema, italiano e internazionale. Protagonista a Hollywood, a fianco di star planetarie, e di commedie cult popolarissime ancora oggi. Bella, disinibita, nordica: il riassunto perfetto della "liberazione sessuale", prima di ritirarsi di fatto a vita privata per amore del marito Luigi Borghese, da cui ha avuto Alessandro Borghese, oggi celebre chef e volto della tv. 

Le scene scollacciate, per lei, non sono mai state un problema. "Sono cresciuta in una famiglia in cui noi figli stavamo tutti nudi nella stessa stanza, non ho quel senso del pudore - ha spiegato l'attrice di origine tedesca ma di naturalizzata italiana, 79 anni splendidamente portati -. E poi erano ruoli. Era come dire: non ti dà fastidio fare l'assassina? I film per me volgari o morbosi, però, li rifiutavo: rifiutai La chiave di Tinto Brass, che fece Stefania Sandrelli e Histoire d'O che fece Corinne Clery". Due straordinari successi "proibiti", di cui però la Bouchet non aveva bisogno.

A nemmeno 25 anni, aveva già girato 20 film a Hollywood. E, sorpresa, non aveva nemmeno dovuto tenere a bada corteggiatori particolarmente focosi. "Ho iniziato abbastanza bene, ho fatto 007, What a way to go con Shirley MacLaine, Paul Newman, Robert Micthum, Bedtime Story con Marlon Brando e David Niven, Kelinda in Star Trek, Sweet Charity". Una storia, breve, con Steve McQueen: "Lo lasciai, mi aveva relegato in cucina, non era la mia vita". Quentin Tarantino l'ha sempre considerata un mito e una fonte di ispirazione, ma per la Bouchet il regista americano di Le Iene, Pulp fiction e C'era una volta a Hollywood è solo "un maleducato. Fui corteggiata sul set da William Shatner, il capitano Kirk. Ma quando poi me lo trovai fuori dalla roulotte senza toupet, non lo riconobbi nemmeno". Degli italiani, dolci pensieri per Marcello Mastroianni, malinconico dopo la fine della storia con Catherine Deneuve ("Ogni mattina sul set metteva il disco Bella senz'anima") e Ugo Tognazzi, "il più simpatico".

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