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Rai, telecronaca choc, il retroscena di Leonarduzzi: "Quel microfono aperto"

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Dopo ore in cui il suo nome è al centro di una vera e propria polemica, Lorenzo Leonarduzzi rompe il silenzio. Il telecronista Rai finito al centro della bufera per battute sessiste e razziste durante la telecronaca dei Mondiali di Nuoto ha detto di prendere "le distanze da quanto è stato riportato dall'ascoltatore sulla Pec spedita alla Rai. Non si tratta assolutamente di commenti sessisti, ho solo detto una barzelletta da bar 'si la do' al mio commentatore durante la pausa tiggì, che non poteva sentirsi dal nostro microfono, ma a mia insaputa il microfono di RaiPlay non è stato chiuso e io avevo buttato giù la cuffia perché dopo ore di diretta c'era il tiggì".

 

 

Raggiunto dall'agenzia LaPresse Leonarduzzi parla di un brutto fuori onda ascoltato in streaming: "Chiedere scusa? Sì, ma solo ai telespettatori che hanno sentito la barzelletta a causa di un errore tecnico. Prendo le distanze da quanto accaduto e dalle accuse di sessismo. Sul fatto che ho detto della corporatura grande delle atlete olandesi, lo faccio anche per gli uomini quando hanno un fisico grosso e ben strutturato. Quindi si sta montando un polverone, un caso dal quale prendo le distanze". 

 

 

Eppure l'Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi non sembra voler perdonare: "Apprendiamo con soddisfazione la comunicazione della Rai che annuncia l'avvio di una procedura di contestazione disciplinare nei confronti del giornalista di Rai Sport Lorenzo Leonarduzzi, e ci auguriamo che vengano adottate le giuste sanzioni per il suo comportamento". E ancora: "È un fatto grave, abbiamo presentato un esposto per violazione del Codice Etico e per violazione dei principi di parità di trattamento tra uomo e donna". 

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