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Elodie "perché ha successo". Chi è la vip che la massacra

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Jo Squillo, in una lunga intervista a Il Corriere della Sera, rivela alcuni aneddoti del suo passato con Sabrina Salerno e tira una frecciata a Elodie. "Gio è diminutivo di Giovanna e in casa avevamo il duplex", racconta riferendosi al suo nome d'arte, "una volta per chiamare ci si metteva d’accordo con i vicini. Una linea telefonica aveva due utenze, la vicina ci gridava dalla finestra: 'Mettete giù questo telefono!'. Con due gemelle in casa la linea era sempre occupata".

 

 

Quindi parla della Salerno con cui ha cantato Siamo Donne: "Sabrina non aveva mai cantato in italiano: era famosa in tutto il mondo, una icona pop straordinaria. All’inizio avevo pensato a un progetto di tante donne: una scrittrice, una danzatrice. Poi quando ho incontrato Sabrina ho pensato: io e lei già siamo un mondo". Per seguirla, aggiunge la Squillo, "ha accettato di cambiare il suo produttore, che era prototipo di un certo tipo di femminilità e voleva cambiassimo il testo. Dovevamo andare in giro con 10 guardie del corpo".

 

 

 

Oggi  l'industria musicale, osserva Jo Squillo, "favorisce il giovane perché può gestirlo. Per fortuna i ragazzi di oggi sono parecchio determinati e hanno le proprie etichette". E alla domanda su Elodie - "se non fosse così bella avrebbe meno successo?" -  risponde tranchant: "Ne sono certa. Devi sempre far vedere, mostrare: questo agli uomini non è richiesto. La maggior parte delle acquirenti di musica sono donne e comperano la musica degli uomini".
 

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