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Santanchè, Sigfrido Ranucci zittito da Pietro Senaldi: "Il cadavere non c'è"

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"È un'inchiesta sul delitto ma il cadavere non c'è". Con queste parole, Pietro Senaldi descrive le indagini su Daniela Santanchè e la gestione della sua azienda. A rispondere, ospite di In Onda nella puntata di martedì 11 luglio su La7, Sigfrido Ranucci. Proprio la sua trasmissione, Report, ha scatenato la bufera con l'opposizione che chiede le dimissioni del ministro del Turismo. "Il cadavere sono i dipendenti - dice il giornalista -, senza Tfr e senza stipendi. Ma anche lo Stato. Se verrà accertato che una dipendente è stata messa in cassa integrazione, a carico dello Stato, e ha svolto delle attività lavorative è una cosa grave". 

Peccato però che il condirettore di Libero ricorda un dettaglio che piccolo non è: "Chiedono le dimissioni della Santanchè perché ha mentito? Bene, ma qualcuno ha chiesto le dimissioni di Roberto Speranza o di Mario Draghi quando, mentendo e sapendo di mentire, hanno detto agli italiani 'vaccinatevi e non vi ammalerete'?". 

E ancora, replicando a Marianna Aprile che incalza: "Se Santanchè ha fatto un falso in bilancio, che è tutto da dimostrare, a me non cambia niente - commenta il giornalista - ma che uno mi abbia detto 'vaccinati e non ti ammalerai' per me è una menzogna. Non è una cosa no vax". 

 

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