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Rai, Paola Ferrari e lo sfogo durissimo: "Stavano prendendo troppo piede!"

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Roberto Tortora
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Paola Ferrari non le manda a dire e lo fa dal palco del teatro Petruzzelli di Bari all’interno del ciclo di incontri intitolato “La Ripartenza” e trasmesso in onda sul sito “nicolaporro.it”. La giornalista RAI, ospite insieme ad Alessandro Sallusti, Pietrangelo Buttafuoco e Giuseppe Cruciani, ha commentato la rivoluzione dei palinsesti e dei conduttori della tv di Stato, che ha portato ad uno storico divorzio da figure come Fabio Fazio, Lucia Annunziata, Massimo Gramellini e altri. Messa da parte, negli ultimi tempi, all’interno della redazione di Raisport, la Ferrari non ha avuto problemi a puntare il dito contro l’egemonia della sinistra radical chic e ha così commentato la vicenda: “Posso dire, come mia esperienza ed essendo in Rai da trent'anni, che ho visto tutto quello che è successo e l'avvicendamento che c'è sempre stato.

Devo dire e l'ho anche già detto pubblicamente e non ho paura a farlo, perché sono fatta così, l'egemonia di un certo pensiero di sinistra radical chic, di questo tipo, aveva preso un po’ troppo piede. A me, con il mio caratterino un pò... avevo un pò la mosca al naso, cioè mi dava fastidio. E l'ho detto più volte – spiega l’ex-conduttrice della Domenica Sportiva - come più volte ho detto che non ho pianto perché se n'è andato Fazio, perché a me quel quadretto lì, sempre con gli stessi eh... Bravissimo Fazio, perché ha portato personaggi straordinari, bravissimo, però tutto quel quadretto lì, quella messa in scena, sempre le stesse persone che si piacciono tutte, che si amano tutte a me stava un po’ sulle scatole, e quindi non avevo simpatia. Sono contenta che ci sia un cambiamento – continua nella sua arringa la Ferrari - i cambiamenti mi piacciono, penso che sia giusto e corretto che qualunque governo arrivi, visto che comunque che l'azienda è anche proprietà dello Stato, di quello che si chiamava il Ministero del Tesoro una volta, quindi faccia i suoi cambiamenti, come quando cambia una governance in un'azienda.

 

 

Ci sono dei cambiamenti, in Italia viviamo in una democrazia, quindi le persone, gli italiani vanno a votare e possono fra cinque, dieci anni cambiare e la Rai si deve adeguare. Adesso chiaramente chi per tanti ha vissuto ben concretizzato in quell'humus radical chic… però è giusto cambiare, sentire voci diverse, opinioni diverse, senza assolutamente cancellare quello che c'era prima”.  Al che Porro, allora, gli fa la domanda: “Hai fatto carriera in Rai tu?”. E la Ferrari, con un po’ di rammarico risponde: “Io no, sono ancora redattore ordinario dopo 33 anni, ho fatto qualche salto dell'asino, li chiamano così. Ma non ha importanza, orgogliosa di esserlo. Ho avuto le mie grandissime soddisfazioni, sono stata la prima donna a condurre la Domenica Sportiva e Novantesimo Minuto, grazie alla mia azienda. Adesso qualcosa cambia, arrivano voci diverse, questo è importante”.

 

 

 

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