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Barbara d'Urso, lo sfogo contro Mediaset e Pier Silvio: "Non mi sto zitta, cosa mi hanno fatto"

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C'era da aspettarselo. Barbara d'Urso non le manda a dire dopo la chiusura della sua esperienza a Pomeriggio Cinque. Come è noto Mediaset ha sospeso la sua conduzione e ora lei su Repubblica racconta la sua versione dei fatti: "Il sentimento dominante? Il dolore, unito allo sgomento e alla rabbia. La cosa che mi fa più male è che non mi hanno permesso di salutare il mio pubblico. E con quel comunicato hanno fatto pensare che fossi d’accordo nella decisione: “Canale 5 e Barbara D’Urso hanno concordato che dalla prossima stagione l’artista non condurrà più Pomeriggio 5". E ancora: "Ne ho sopportate tante — forse un giorno lo racconterò — ho messo la testa sotto l’acqua, perché lavoravo con passione. Ma questa volta no". E qui comincia il racconto di queste ultime frenetiche settimane.  Incontra Marco Leonardi, nominato direttore risorse artistiche, con il consulente Restelli. "Pomeriggio Cinque era confermato, per le due stagioni successive. Presta spiega: “Barbara ha bisogno di un segnale di appartenenza forte, facciamo un passaggio con l’editore e vediamo se è possibile garantire un serale su Canale 5”. Giorni dopo mi informano ufficialmente che l’editore resta del suo parere, stesse condizioni economiche e editoriali, sicuro che si potrà trovare qualcosa in prima serata. Attendo fiduciosa". E poi? "Poi non succede niente, Presta rilancia: “Barbara ha bisogno di sentirsi voluta dall’azienda, siccome non c’è questo sentimento, perché non facciamo una cosa più corretta? Salutiamoci il 2 giugno, lei rinuncia ai soldi tranquillamente e siamo liberi di andarci a cercare un lavoro a stretto giro”.

"Passano meno di 48 ore, Pier Silvio Berlusconi è inamovibile: fino a dicembre è con noi, troveremo altre cose. Porto avanti Pomeriggio 5 , programma che amo, quel pubblico me lo sono creato in 15 anni. Media tutto l’anno del 16% di share, con punte del 22%, come sottolinea Mediaset in una nota. Il 2 giugno, ultima puntata, saluto: “Ci vediamo a settembre”. Continuo ad andare a Cologno Monzese per due settimane, con la costumista e la sarta preparo gli outfit per la ripartenza".  Poi il verdetto: "Vado in campagna, Lucio dialoga con l’azienda, che conferma di voler trovare un prime time. Il 26 giugno lo chiamano: “Ti può ancora essere utile chiudere in anticipo il contratto?, c’è la possibilità di far cominciare Pomeriggio 5 da chi lo condurrà dopo”. Non è utile, a fine giugno coi palinsesti chiusi dove si va? Potevano dirlo ad aprile".

La decisione di Pier Silvio Berlusconi è presa: "Sentenza definitiva. Chiunque sarà, comincerà a settembre, non a gennaio. Il 28 vengo a sapere che dopo 15 anni non ci sarò più". Infine l'ultima stilettata: "Ci sat che un editore voglia cambiare. Certo, ma i modi sono inaccettabili. Mi hanno ferito profondamente: prendi questa decisione senza dirmi nulla e senza darmi la possibilità di salutare i miei spettatori. Fabio Fazio è andato via e ha salutato tutti, come Serena Bortone. Io non ho potuto ringraziare nessuno. E il comunicato: non ho concordato niente, mi hanno lasciato a casa in pochi giorni". 

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