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Giovanna Botteri crolla al Tg3 Linea notte: "Non puoi farlo"

Claudio Brigliadori
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C’era una volta TeleKabul. Il 2023 sarà ricordato come l’anno della “caduta” del bastione comunista Rai 3. Egemonia culturale o semplice occupazione di poltrone che fosse, nel giro di poche settimane hanno salutato Fabio Fazio e Luciana Littizzetto (porteranno Che tempo che fa su Discovery), Lucia Annunziata, Massimo Gramellini, forse - e sarebbe clamoroso- pure Bianca Berlinguer.

 

 

 

Qualcuno ha approfittato delle nomine del governo (di centrodestra) ai vertici di viale Mazzini per sfruttare il filone della “censura” e la fama da “martire”, altri vanno alla concorrenza convinti di essere coccolati di più. Ma ora tocca a Maurizio Mannoni, l’uomo della notte di Rai 3 (anzi, di Linea Notte) e il suo saluto al pubblico provoca lacrime sincere. A casa, ma pure in collegamento a Giovanna Botteri.

 

 

 

Il giornalista lascia per sopraggiunti limiti di età: andrà in pensione e la politica, almeno ufficialmente, c’entra nulla. O no? «Magari qualcosa succederà o forse nulla - annuncia in diretta -. È stato bello percorrere questa lunga strada, lunghissima, assieme». La Botteri, sua collega di battutine e siparietti, è letteralmente affranta: «Noi non siamo preparati, non siamo pronti, quindi non puoi farlo. Non è mai detta l’ultima parola».

 

 

 

La scena è straziante, siamo ai livelli Di Caprio-Wislet nella scena clou di Titanic. Mannoni si lascia lentamente scivolare nell’acqua gelida delle ferie a tempo indeterminato: «Su questo francamente non so cosa dirvi. Quello che verrà si vedrà, grazie a tutti per averci seguito con tanto affetto. Arrivederci». E Giovanna, da Pechino, non può far altro che salutare con il fazzolettino (rosso). 

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