Reazione a catena, esplode la bufera: "Non vogliono farli vincere"
Non c’è pace per Reazione a Catena, il popolare quiz-show di Rai Uno condotto da Marco Liorni. Ancora polemiche da parte dei telespettatori per l’ultima puntata, quella in cui protagonisti sono stati i fiorentini Edoardo, Lorenzo e Riccardo, un trio noto come “i Gessetti”. I tre hanno guadagnato il gioco finale, “l’ultima Catena”, con un bottino di 99mila euro, destinato a scendere drasticamente fino ai 6.188 a causa delle mancate soluzioni. Sono le domande, però, ad aver scatenato le recriminazioni del pubblico. La parola da trovare, con iniziale "B", era tra i termini "Imboccare" e "Ciuccio". Per i tre fiorentini, la risposta era "Bambino", ma per la produzione "Bebè". Subito dopo, un altro incastro ha infastidito i fan della trasmissione: "Ciuccio" e "Bue" con una parola che iniziava con la lettera "A", nel mezzo: per i giovani era "Asino" per la redazione "Asinello".
Subito è partita la shitstorm su Twitter, con commenti relativi al fatto che si trattase di una trappola per far cascare male il trio ed evitare che intascasse il bottino. “Non è giusto, le risposte sono esatte anche se non perfettamente combacianti con quelle proposte dagli autori”, si legge tra i tweet di sdegno e ancora: “Autori cattivelli, questo è un tranello per farli perdere”.
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Non è la prima volta che accade che i telespettatori si pongono dalla parte dei giocatori del programma che, palesemente individuano le parole per il senso, ma non nella forma prescelta dagli autori. Per alcuni è solo casualità, ma in tanti sostengono che sia fatto volontariamente per dimezzare il montepremi, in modo tale da trovare parole simili tra di loro che possano essere sostituite in base alle necessità. A queste evidenti critiche gli autori risponderanno con una gestione più “generosa” o penseranno di più al budget? Le prossime puntate saranno rivelatrici, nel frattempo “i Gessetti” sono stati cancellati dalla lavagna o, quantomeno, occorrerà rifare la punta.
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