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Dritto e Rovescio, alta tensione per Michelle: "Il killer un animale?"

Roberto Tortora
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A Dritto e Rovescio si discute del terribile omicidio di Michelle Causo, 17enne studentessa di Primavalle, colpita con almeno 6 coltellate da un suo coetaneo nativo di Roma, ma di origine cingalese, e infilata in un sacco della spazzatura. Il crimine in sé porta allo scontro dialettico per un altro tema a latere, che per alcuni è connesso a questo reato e per altri no, cioè l’immigrazione.

Secondo Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega il connubio c’è ed è molto evidente: “Questo è un crimine che ha una matrice ben più ampia. Non si può far finta di non comprendere che quell'autore faceva parte di un contesto ben noto – spiega la Tovaglieri - un immigrato di seconda generazione e, per questo motivo, ancora più grave perché, pur essendo nato in Italia, evidentemente non è riuscito a integrarsi. Non si può fingere di non vedere che l'immigrazione ha una stretta connessione con questo reato. Purtroppo le baby-gang, spiace dirlo, sono l'emblema dell'apice del fallimento del buonismo delle politiche di sinistra. Non a caso – conclude l’europarlamentare - le baby-gang imperversano soprattutto in quelle città dove c'è un'amministrazione a traino del fenomeno migratorio”. 

 


A controbattere la posizione leghista c’è la giornalista, di origini marocchine, Karima Moual: “Sì, possiamo arrabbiarci con quel ragazzo e dire che è un animale, ma io penso agli altri ragazzi. Quello che manca in tutte le discussioni che si hanno quando succedono queste cose, capisco che parli la pancia all'inizio dopo tanta violenza, è il recupero. I ragazzi non devono arrivare a questo – argomenta la Moual - i ragazzi vanno recuperati prima, vanno seguiti e quindi trovo disgustoso, fammelo dire e poi vorrei parlare anche di questo, provare anche a sciacallare ed etnicizzare quanto avvenuto a Primavalle, a Roma. Vorrei che si parlasse di ragazzi e di violenza – conclude la giornalista - perchè questi sono i nostri ragazzi, non è lo srilankese piuttosto che il tunisino”.

 

 

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