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Roberto Mancini, tsunami sul Ct dopo lo spot: "Le droghe? Fatele girare?"

Roberto Tortora
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Italia, popolo di santi, poeti e navigatori… e allenatori, soprattutto quelli della Nazionale. Mai come in questo momento, però, in pochi vorrebbero essere nei panni del ct Roberto Mancini. Con la sua squadra vive un momento in cui c’è poco materiale a disposizione, con generazioni di calciatori, giovani e meno giovani, scadenti, risultati altalenanti e adesso ci si mette anche la tv, con uno spot finanziato dal governo in cui il malcapitato allenatore di Jesi si è ritrovato protagonista. Con effetti disastrosi. L’obiettivo sarebbe stato quello di mettere in guardia i più giovani sull’utilizzo delle droghe. Ma ha sortito un effetto opposto, scatenando l’ironia del web e le critiche più disparate, provenienti anche dagli ambienti di spettacolo.

 

 

 

Nel dettaglio, lo spot si apre con Mancini mette in guardia i ragazzi dai pericoli legati alle sostanze stupefacenti: “Le droghe? Tutte le droghe fanno male. Solo con coraggio e determinazione si possono vivere le emozioni vere”. Dall’altra parte del suo telefono si trovano tre giovani amici, che decidono a loro vita di condividere un proprio video per riportare lo stesso messaggio. Dopo di che, torna nuovamente protagonista l’allenatore, il quale invita tutti gli spettatori a stare lontano dalle droghe.

 

 

 

La prima a commentarlo è stata, ovviamente, Selvaggia Lucarelli, che ha condiviso lo spot su Instagram e ha fatto notare che l’unico messaggio che resta nella mente è proprio quello sbagliato: “Le droghe? Fatele girare?”. Il riferimento è a una frase del Ct azzurro che si complimenta con i tre giovani che vogliono seguire il suo esempio, esclamando: “Bravi, fatelo girare”. A ruota della Lucarelli, anche la modella Bianca Balti, che scrive: “La pubblicità regresso. Che mira a far sentire dei fighi i bigotti e colpevolizza oltremodo le persone che hanno un problema di dipendenza dalle sostanze. Molto triste all’alba del 2023”.

 

 

 

Fiammetta Cicogna, invece, è più.. didascalica: “Ma po***o cane”. Ci mette il carico, infine, Marco Maccarini che fa la battuta: “Anche il doping?”. E la Lucarelli replica subito: “Quella non è droga, è un aiutino”. Insomma, una presa per i fondelli bella e buona. Sui social network, invece, è prontamente partita la shitstorm: “Ma quanto è ridicolo lo spot contro le droghe di Mancini?”, e ancora: “Ma quanto è cringe”. C’è chi ora punta il dito contro il ct della Nazionale di calcio e Palazzo Chigi, ritenendo che questo spot non abbia nulla a che fare con la pubblicità progresso. Insomma, per parlare il suo linguaggio potremmo dire che Roberto Mancini ha sbagliato la formazione e la sua strategia di comunicazione, alla fine, ha prodotto soltanto un autogol.

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