Paola Ferrari contro Fabio Fazio: "Cosa mi ha fatto subire"
Parole come pietre da Paola Ferrari sulla coppia Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Fino a qualche settimana fa erano tutti colleghi in Rai, sia pure con posizioni (e vedute del mondo, oltre che politiche) diametralmente opposte. Ora, con il duo traslocato a Discovery per la bella somma, pare, di 10 milioni di euro per 4 anni, la Ferrari si sfoga intervistata dal sito di Nicola Porro: "Io sono una femminista di destra. Non sono per le quote rosa, anche se ho partecipato a due gruppi parlamentari con il ministro Prestigiacomo delle Pari Opportunità, ma allora c’era una situazione in cui la presenza femminile in Parlamento era al 7,8 per cento: bisognava smuovere le acque".
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Ora al governo c'è di nuovo il centrodestra, con Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, e la sinistra contesta l'occupazione a Viale Mazzini. "Io sono in Rai da 33 anni, quindi ho visto cambi di ogni tipo. Io vengo da una televisione pubblica in cui il primo canale era della Dc, RaiDue del Partito Socialista e RaiTre di quello Comunista. Adesso, in realtà, vedo una pluralità". Di Che tempo che fa dice: "Secondo me, la trasmissione era un circolo di radical-chic di sinistra, dove si vedevano sempre le stesse facce. Sicuramente, non mi sento di definire sfortunato o bistrattato uno che guadagna 2 o 3 milioni di euro all'anno, dove potrà esprimersi da un'altra parte. Su Fazio non verso molte lacrime: ha cercato di portare avanti una egemonia di pensiero di sinistra in Rai. E l'ho vissuto sulla mia pelle".
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Una egemonia, spiega la Ferrari, "vissuta già dai tempi della diatriba con Ilaria D'Amico. Lei era di sinistra e improvvisamente tutto il centrosinistra creò un personaggio D'Amico, mentre io ero quella brutta di destra. Me ne hanno fatte di tutti i colori: per anni, ho dovuto sopportare body shaming contro di me, solo con l'obiettivo di screditarmi perché di centrodestra". All'addio di Fazio è seguito quello di Lucia Annunziata, ma tra i due non c'è paragone: "Sinceramente, mi dava più fastidio Fazio. Se vado dall'Annunziata e mi provoca, io posso rispondere, anche litigarci con un dibattito spigoloso. Non mi piace, invece, quando c'è il senso di sufficienza e superiorità che hanno le persone radical-chic. Gramellini e Annunziata sono più persone d'attacco: mi piace molto di più confrontarmi con loro".