Amadeus e Ferragni, "l'errore": quanto costa alla Rai

Esplora:

Sullo stesso argomento:

"Il prossimo anno...": la frase che smentisce Fiorello, caos su Viva Rai 2!

"O si fa lì o non si fa più": terremoto-Fiorello, la frase che gela la Rai

16 giugno 2023

Oltre 170mila euro: questa la multa fatta alla Rai dall'Agcom per avere violato le disposizioni per la corretta segnalazione dei messaggi pubblicitari durante il festival di Sanremo 2023, come riportato dall’AdnKronos. Al centro della sanzione ci sarebbe in particolare l’uso di Instagram fatto da Chiara Ferragni, Amadeus e Gianni Morandi sul palco dell’Ariston. Un uso che è stato considerato “pubblicità occulta”.

Fedez e Rosa Chemical, "atti sessuali a Sanremo? Da ogg...". Rai, sentenza tombale

Nella nota di Agcom si legge che la Commissione per i servizi e i prodotti dell’Autorità “ha approvato a maggioranza, con il voto contrario della Commissaria Giomi, una sanzione pari a oltre 170mila euro alla Rai per la violazione delle disposizioni relative alla corretta segnalazione dei messaggi pubblicitari durante il 73mo festival della canzone italiana di Sanremo”. Quando vennero mosse le prime accuse nei mesi scorsi, sia il conduttore sia l’allora direttore dell’intrattenimento di Rai 1 Stefano Coletta assicurarono che non ci fosse alcun accordo di sponsorizzazione con la piattaforma. Per Agcom, però, ci sono state delle violazioni: “Le violazioni accertate riguardano cinque episodi di mancata indicazione dell’inserimento di messaggi pubblicitari e il caso della pubblicità occulta del social network Instagram e del profilo del conduttore Amadeus”.

"Quel microfono era acceso". Fiorello imbarazza Amadeus | Guarda

Solo un richiamo, invece, per il caso del cantante Blanco, la cui performance all'Ariston fece parecchio discutere. L’artista, infatti, distrusse gran parte delle decorazioni floreali presenti sul palco. "Il Consiglio dell’Autorità, a maggioranza, con l’astensione del presidente e il voto contrario della Commissaria Giomi, ha richiamato la Rai per il mancato rispetto della dignità umana e l’istigazione alla violenza e per non aver ottemperato agli obblighi, previsti dal vigente contratto di servizio, di promozione e diffusione di contenuti che valorizzano i principi di tutela della legalità e della dignità della persona, come declinati nel vigente contratto di servizio”, si legge nella nota dell'Agcom.