Mago Forest, le mutande tirate in faccia: "Tieni, lavale"
Oggi Michele Foresta, in arte Mago Forest, è uno dei comici e presentatori più amati dal pubblico e ricercato dai palinsesti della tv. Ma a inizio carriera anche lui, stralunato, sardonico, irrefrenabile, ha dovuto ingoiare dei bei rospi. La chiamano gavetta, ma in certi casi rasenta l'umiliazione bella e buona.
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Il 62enne prestigiatore prestato all'ironia, rivelatosi con la Gialappa's Band e conquistatore anche sul set di Lol, gara semiseria tra i giganti della risata di casa nostra, è tornato "a casa", conducendo GialappaShow su Sky 1 e Tv 8, insieme ai due reduci della Gialapppa's Giorgio Gherarducci e Marco Santin ("il signor Carlo", alias Carlo Taranto, questa volta è voluto restarne fuori per stanchezza). Intervistato dal settimanale Gente, conferma il fortunato avvio della trasmissione: "Non so se è merito mio. Giorgio Gherarducci mi dice sempre: 'Tu le battute le dici così male che sembra tutto improvvisato'. Sarà quello. Però nel nostro caso dopo 20 anni di edizioni di Mai dire c'è molta alchimia, tutto viene fuori in modo naturale. Mi spiace che non ci sia il signor Carlo, vorrei anche io essere in vacanza al mare come lui".
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"Ho rifiutato Domenica In - rivela poi -. Mi sentirei a disagio a parlare di me stesso. Sembro birichino, irriverente e un po' scorretto, ma in realtà sono un timido bambino di Nicosia che ha paura a parlare con gli altri". In 40 anni di carriera sui palchi di tutta Italia, spiega, "mi è successo di tutto: gente che non rideva, che non era interessata, che era lì a fare altro. Ho lavorato dappertutto: nelle pizzerie, nei night club, nei locali per scambisti... Non era una cosa così inusuale a Milano negli Anni 80-90. C'erano molti di questi club, uno si chiamava il Tulipano nero. All'inizio della serata, per far socializzare i clienti e per rompere il ghiaccio, c'era qualcuno che faceva un numero di cabaret. E spesso quel qualcuno ero io". Il clima, assicura, era molto sobrio ed elegante. Quando la giornalista gli chiede se qualche fan l'abbia mai corteggiato, magari lanciandogli le mutande sul palco, la risposta è fulminante: "Certo. Mi dicevano: queste me le lavi e me le riporti giovedì". Vero o falso che sia, si ride.